San Severino Marche città di torri e campanili, immersa alle dolci colline maceratesi della valle del Potenza è la nostra meta di viaggio di quest’articolo.
E’ considerata tra le città più interessanti dal punto di vista storico, culturale, naturalistico, e il suo comune si estende su una superficie di 60 chilometri, con ben 58 frazioni; un biglietto da visita ideale per un fine settimana marchigiano in camper.
Seguici allora che ti elenchiamo le 5 cose +1 da non perdere visitando San Severino Marche.
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Due cenni sulla storia della città
Le origini di San Severino Marche sono antichissime; esistono documentazioni già del periodo preistorico e piceno. Si sviluppò con il nome di Septempeda nel periodo romano e divenne municipio importante sull’antica via Flaminia, che collegava la capitale dell’Impero alla costa adriatica. Del periodo preistorico e romano si vedono ancora resti nella zona archeologica di Piede e nel Museo Archeologico di San Severino Marche.
Ma il suo sviluppo risale al periodo del 1300, quando crebbe sia dal punto di vista edilizio con un notevole sviluppo urbano, sia con la fioritura di botteghe d’arte.
Le proposte di visita della città si sviluppano su 2 itinerari storico-culturali:
- il primo si sviluppa nella parte bassa del centro che va da piazza del Popolo fino a Porta Romana detta anche Porta del Peso perché da qui si prendeva la strada verso Roma e perché era la sede del gabelliere.
- Il secondo invece si sviluppa nella parte alta sulla sommità del Colle Nero detta Castello e racchiusa nell’antica cinta muraria.
Macchina fotografica alla mano e scarpette comode, insieme iniziamo a scoprire San Severino Marche.
Le 5 cose da visitare

1- Piazza del Popolo
La visita a nostro avviso deve iniziare da questa piazza di forma ellittica e interamente porticata, che la rendono una delle piazze più belle delle Marche. Passeggiando sotto i portici si comprende subito che per i sanseverinati o settempedani questa piazza è il luogo del passeggio e del ritrovo domenicale. Nella piazza spiccano palazzi e del 400 e dell’800 come il Palazzo Comunale, la chiesa di San Giuseppe, la Fonte della Misericordia con la chiesa di Santa Maria della Misericordia, il Teatro Feronia.
2-Teatro Feronia
Questo teatro costruito nel 1823 su un settecentesco teatro precedente andato distrutto, va visitato per la bellezza delle lavorazioni degli interni e per l’importante sipario. Si sviluppa su pianta a ferro di cavallo con ben tre ordini di palchi e loggioni tutti arricchiti da splendidi ornamenti e pitture.
Usciamo dalla piazza su strada Garibaldi e proseguiamo su via Salimbeni per fermarci alla visita successiva che ti consigliamo
3- Palazzo Manuzzini – Pinacoteca Civica

Allestita all’interno di questo palazzo del 1400 la Pinacoteca Civica Pietro Tacchi- Venturi ti offre capolavori in una visita che al prezzo di soli €5,00 (davvero pochi secondo noi)
ti accompagnerà nelle vicende storico culturali della città.
Ti segnaliamo alcune opere che ci hanno particolarmente colpito nella visita: la Madonna della Pace dipinta da Pinturicchio, le opere di Lorenzo e Jacopo Salimbeni artisti nati qui e che furono protagonisti con le loro opere del periodo prerinascimentale. Seguono nell’esposizione numerosi reperti della arte sacra, d’altronde ci troviamo in territorio di dominio papale, e gli stendardi della città e dei dodici castelli del territorio comunale; ricordi che ti abbiamo già detto che il comune ha un’estensione di ben 60 km.
4 – Chiesa di San Lorenzo in Doliolo
Anche questa è una tappa della visita da non perdere perché questa chiesa é fra le più antiche e suggestive della città, oltre che antica abbazia Benedettina. Nella cripta e nella sagrestia sono conservati eccezionali affreschi dei fratelli Salimbeni, che abbiamo potuto ammirare nel silenzio sacro di queste mura.
San Severino Marche la lista continua…

5- l’Antico Borgo
Ma lo skyline di San Severino Marche è dominato dal castello e dal Monte Nero. Non ci resta quindi che procedere con l’itinerario due e salire proprio fino in cima.
Da Porta Romana lungo una ripida strada, fiancheggiata dalle antiche mura, si arriva alla porta delle 7 Cannelle. Entrando, proprio di fronte, sotto un porticato di un palazzo del 1300, un’antica Fonte delle Sette Cannelle era la sede per l’approvvigionamento dell’acqua del quartiere.
Tutto l’itinerario merita la passeggiata che a tratti panoramica, si apre su scorci del paesaggio marchigiano davvero meravigliosi. Salendo da via San Francesco si arriva alla sommità dove troverai nell’ordine:
- La torre comunale del 1200 che aveva la funzione di torre maestra del Castello
- Il Duomo Vecchio originario del 1300 che venne internamente rimaneggiato nel 1700 e nei primi del 1900. Qui sono conservate le spoglie di San Severino il patrono locale e un coro ligneo del 1500 circa.
- Il Museo Archeologico “Giuseppe Moretti” intitolato all’archeologo di origine settempedane, dove sono raccolti numerosi reperti che testimoniano l’importanza della città in epoca antica
Il legame tra la città e lo Stato Pontificio fu forte nei secoli. Lo si può notare da quassù con la presenza di ben due monasteri: il Monastero di Santa Caterina e il Monastero di Santa Chiara.
La nostra passeggiata prosegue e scendiamo lungo via della Pitturetta per tornare alla parte bassa della città e all’area camper.
Ma il punto +1 dirai tu qual è? In questa città di torri e campanili non esiste solo la cultura e certamente noi abbiamo pensato anche l’enogastronomia locale.
+1 – L’enogastronomia locale

Trovandoci in una zona di ottimi vini, abbiamo pranzato con un Rosso Classico di San Severino e degustato degli ottimi salumi locali, come il prosciutto, più piccolo del nostro crudo di Parma e più saporito grazie alle dimensioni e alla carne più magra.
Il ciauscolo poi è stata per noi una vera scoperta, tu lo conosci già?

Questo salume, di cui avevamo già sentito parlare, è tipico delle province di Ascoli Piceno Macerata e Ancona.
Viene lavorato con carne di maiale nei tagli di pancetta e spalla a cui vengono aggiunte rifilatura di prosciutto, grasso, spezie e vino.
La macinatura molto fine lo rende particolarmente cremoso e morbido, e se consumato fresco è ottimo spalmato su una fetta di pane abbrustolita. Credici è una vera squisitezza!
Noi lo abbiamo apprezzato grazie alla cortesia dell’Azienda Agricola Bartoccioni Gianpalma che ha la bottega gastronomica in Viale Eustachio.
La gentilissima Gianpalma e il figlio Lorenzo saranno ben felici di spiegarti le prelibatezze dei salumi e carni prodotti con gli animali allevati in azienda allo stato brado. Oppure lasciati guidare nella degustazione del loro olio profumatissimo e dal gusto deciso, da abbinare sicuramente ad una zuppa fatta con cicerchie e lenticchie sempre di loro produzione.
Puoi vedere le info dell’azienda agricola proprio qui e se hai la nostra tessera potrai anche sostare una notte gratuitamente da loro e visitare l’azienda agricola.
Ma se il palato ancora non è sazio, ecco che un primo di pasta ripiena con guanciale e ricotta, condita con gli asparagi selvatici e pecorino locale ti conquisterà sicuramente.
La delicatezza della ricotta con la corposità del guanciale in un nodo di pasta all’uovo beh sono ottimi anche semplicemente crudi, figuriamoci poi con un buon condimento.
La carrellata dei piatti da gustare può continuare spaziando nelle ottime carni locali, come il coniglio in padella con le olive accompagnato dalle verdure di stagione o il maialino con la crosta arrosto. O i formaggi in particolare i pecorini e la ricotta aromatizzata alle erbe.

Formaggi che potrai accompagnare agli ottimi mieli di questa regione. In particolare, se la tua meta è San Severino Marche noi ti consigliamo di contattare Emanuele dell’Agriapicoltura Emanuele Agrifoglio. Nella sua piccola azienda artigianale potrai scoprire la particolarità della lavorazione del miele e del polline. Se decidi fatti anche spiegare da Emanuele e Ramona come si organizzano le famiglie delle api…loro le allevano per altri apicoltori.
Per contattarli trovi le informazioni proprio qui.
Curiosità
In questo nostro viaggio marchigiano due sono le curiosità che ci hanno colpito e che condividamo qui con te:
- Hai mai assaggiato le chips fatte con le cotiche del maiale? Sappiamo perfettamente che non è un piatto che possa attirare tutti i gusti, ma a noi, che del maiale in pianura non buttiamo nulla, e che cuciniamo le cotiche con i fagioli per la famosa cotiche e fagioli, questa proposta se non altro ci è sembrata alquanto particolare.
- Conosci la figura della Vergara? Come in molte parti dell’Italia contadina le erbe costituivano una parte del patrimonio alimentare del luogo. E anche qui la Vergara, ossia la donna incaricata alla ricerca e raccolta delle erbe migliori, procurava quelle erbe che una volta bollite e saltate in padella con aglio e olio costituivano un piatto base della cucina contadina. Oggi le stesse, condite con l’olio profumato tipico della zona, vengono proposte nelle tavole delle trattorie locali come patto fisso dei menù, a turisti e non.
Le nostre conclusioni.
Con la sua estensione e i panorami che abbiamo fotografato, San Severino Marche merita certamente una visita. Anche più di una.
Oltre alla città e al borgo storico, abbiamo contato nei dintorni ben 8 castelli e numerose chiese a testimonianza di quanto fosse importante questo territorio nella storia.
E se anche tu stai programmando un fine settimana da queste parti, in questo periodo di riaperture ti consigliamo di consultare il sito del Comune nel portale del turismo qui.
Noi di certo programmiamo di tornarci per visitare almeno il Borgo di Elcito, detto “Il Tibet delle Marche” e le grotte di Sant’Eustachio nella Valle dei Grilli.
Tu forse le conosci già e puoi darci qualche consiglio in merito.
Visitare San Severino Marche in camper: la sosta
Sono segnalate nonostante i lavori in corso in molte zone della città a causa del terremoto due possibilità di sosta per i camper.
Entrando da via Monte Conero si può sostare e fare carico e scarico nella vecchia area sosta camper degli impianti sportivi di Via Mazzini. E’ la più vicina al centro storico.
Nel parcheggio dell’ospedale si può sostare nella zona di parcheggio verso via Glorioso, segnalato.