Incuriosite anche da un’eccellenza prodotta in questo borgo, decidiamo di partire per scoprire cosa visitare a Fivizzano in camper fra storia, miti e sapori, quella Fivizzano che Giosuè Carducci definì “ una perla sperduta tra i monti”.
La Lunigiana racchiusa tra Toscana, Emilia Romagna e Liguria è di una bellezza paesaggistica unica e a questo proposito potrebbe anche interessarti il nostro articolo sulla Lunigiana alla scoperta del gusto
Cosa visitare a Fivizzano in camper
Iniziamo il nostro percorso di esplorazione a Fivizzano, parcheggiando il camper nel parcheggio di Piazza Libertà.
A piedi arriviamo fino alla Farmacia Clementi dove ad aspettarci c’è Federica che con il marito gestisce l’antica farmacia e altro. Fu fondata nel 1884 dal dott. Giuseppe Clementi botanico veneto che a Fivizzano, fra scansie di medicinali e prodotti erboristici, decise di produrre, il vero motivo oggetto del nostro viaggio da Parma.
Sarà proprio la gentilissima Federica la nostra accompagnatrice ufficiale di questa visita.
Un po’ di storia
Fivizzano, con il suo territorio particolarmente esteso composto da 94 frazioni, si trova fra due importanti parchi:
- Parco Nazionale Appennino Tosco Emiliano
- Parco naturale regionale delle Alpi Apuane
La sua storia è importante e le notizie raccolte raccontano che fu tra i primi paesi della Lunigiana ad essere abitato senza tuttavia saperne le origini. Di certo si sa che attorno all’anno mille esisteva il castello della Verrucola, residenza fortificata attorno alla quale si svilupparono tutte le attività popolari e di mercato contadino.
Negli anni divenne un punto chiave di passaggio per pellegrini e mercanti, fino a divenire nel 1477 alla presenza di Lorenzo il Magnifico, Fivizzano, e sottomettersi alla Repubblica di Firenze. Divenuta sede del Capitanato di Lunigiana visse secoli di prosperità e serenità; dopo il periodo Napoleonico Fivizzano venne ceduta dal Granducato di Toscana al Ducato di Modena e vi rimase fino all’Unità d’Italia. Anche la storia moderna vede però Fizzano al centro di momenti importanti.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, essendo luogo strategico sulla linea gotica, fu occupata dai tedeschi che dal ‘43 al ‘45 fecero subire alla popolazione numerosi rastrellamenti, feroci rappresaglie ed eccidi.
Cosa vedere a Fivizzano

Iniziamo la nostra passeggiata per il paese, incontrando stili architettonici diversi: alcuni di ispirazione antica, medioevale, passando dalla rinascimentale fino ad arrivare alla trasformazione moderna. Parte della sua bellezza andò perduta anche a causa del terremoto del 1920 che distrusse moltissime costruzioni, lasciando fortunatamente diversi palazzi intatti, da visitare.
Il centro è compreso fra due porte:
- la porta Modenese
- porta Sarzanese
e circondato dalle mura di origine medicea di cui rimangono solo alcuni tratti.
Il fulcro é nella Piazza Medicea chiamata così per la fontana commissionata verso la fine del 1600 da Cosimo II e da cui si snodano le meravigliose viuzze…
Il nostro sguardo incontra:
- Palazzo Fantoni-Bononi, oggi sede del Museo della Stampa, perché qui nacque tale Jacopo da Fivizzano, che forse anche tu avrai studiato a scuola, considerato uno dei primi stampatori a livello mondiale, e che nella sua stamperia replicò dal 1471 le opere di Virgilio e Cicerone.
- La Chiesa dei Santi Jacopo e Antonio e della B.V. dell’Adorazione, che ci colpisce per la fonte battesimale scavata in un unico blocco di pietra che si trova entrando nella navata a sinistra.

Entriamo nel ex Convento degli Eremi di Sant’Agostino dove, salutato il Sindaco Gianluigi Giannetti, e accompagnate da Francesco Leonardi referente e squisita guida per noi, iniziamo la vistita della Biblioteca Comunale ricca di affreschi del 1500. Percepiamo subito, l’importanza del luogo che risale al 1392 e che fu il secondo monastero costruito dall’ordine degli Agostiniani. Le dimensioni e il cortile interno, con il chiosco evidenziano chiaramente il ruolo di questo monastero.
Tre curiosità da sapere
- In questo immenso monastero, negli ambienti della ex Chiesa di San Giovanni, ora Sala Consiliare del Comune è ubicato anche l’importante Museo di Arte Sacra. Immagina la particolarità di fare le riunioni del Consiglio Comunale in questo ambiente!

- Sempre all’interno dell’ex Convento esiste anche un’altro museo, dedicato alla persona del colonnello Edmondo Bernacca e alla sua importanza nella meteorologia. Il MMEB Meteo Museo Edmondo Bernacca è visitabile gratuitamente contattando l’ufficio del comune.
- Inoltre sapevi che sempre in questo borgo nel 1500 venne istituita l’antica Accademia degli Imperfetti? Un’istituzione culturale di origini cinquecentesche che nel 1810 fu la promotrice della realizzazione del Teatro degli Imperfetti. Si trattava di una sala all’italiana da 600 posti, con pianta ovale e tre ordini di palchi per produzioni di qualità, le “veglie”, recitate per gli ospiti illustri e che purtroppo venne distrutto nel terremoto del 1920.
Visitare questo borgo a metà strada fra Aulla e l’Emilia si sta rivelando una splendida sorpresa! Ma non è finita…
La fortezza della Verrucola

Il simbolo più bello e rappresentativo di Fivizzano è senza ombra di dubbio la Fortezza della Verrucola distante nemmeno due chilometri dalla piazza Medicea.
Il borgo è costituito da un nucleo composto da diversi edifici, mura di cinta e una vera e propria moltitudine di torri. Il castello venne acquistato dallo scultore Antonio Cascella nel 1977 che ne ultimò il restauro.
La visita è possibile solo su appuntamento, ma anche la semplice passeggiata per il piccolo borgo, attorno alla fortezza, come abbiamo fatto noi, merita tantissimo!
E se arrivare fin qui ti ha stuzzicato l’appetito, ti consigliamo la sosta alla Locanda al Castello, con il dehor sul torrente per degustare gli ottimi salumi prodotti dai proprietari, da gustare con i panigacci e la cucina tipica locale, fatta di testaroli, sgabei, tagliatelle di castagne ai porcini e dolci squisiti.
E’ giunto il momento di accompagnarti in un altro viaggio, questa volta ovviamente legato al gusto.
Ma noi ti avevamo anticipato che il motivo della nostro viaggio su cosa visitare a Fivizzano era legato all’Antica Farmacia Clementi ricordi?
La China Clementi
Federica ci accompagna nella sede dove da 40 anni in un antico stabile di pietra recuperato ed ex centrale elettrica, la famiglia Clementi produce la China Clementi, che come scrivono nel loro sito:
“E’ un Elixir unico, composto dall’armonioso incontro di 2 pregiate varietà di China tropicale (Cinchona Calisaya e la rara Succirubra) e diverse erbe aromatiche ed officinali” (un mix segreto aggiungiamo noi)”
Visitare questa azienda che produce 15.000 bottiglie all’anno e che, pur rimanendo una produzione estremamente artigianale, è conosciuta dai migliori bartender a livello mondiale ed esportata in Giappone, è come entrare in un mondo antico e fatato.
Un mondo di una famiglia che da anni lavora nel rispetto di una ricetta invariata dal 1884, per la loro ricerca della materia prima che arriva direttamente dall’America Latina e per la costanza nei tempi estremamenti lunghi nella preparazione.
Pensa che nel 1911 il dottor Giuseppe Clementi ricevette la medaglia d’oro all’esposizione internazionale agricolo-industriale di Roma.

Federica ci spiega…
I passaggi della produzione e ci racconta che gli ingredienti sono triturati e poi irrorati con acqua, la loro acqua e alcol 2 volte al giorno per ben 60 giorni manualmente!
Da questa miscela si forma un pane che spremuto con un torchio a freddo, rilascia una tintura che rimane in attesa per altri 4 mesi.
E alla fine la tintura, a cui si aggiunge acqua miscelata a zucchero e alcol di qualità, crea un elisir che rimane ad invecchiare ben 2 anni in botti di acciaio.
Detto così può sembrare un semplice procedimento. Garantiamo invece che a tu per tu con Federica invece assume un valore molto diverso e percepiamo tutta la passione che contraddistingue l’artigianalità del prodotto.
Guardando, anzi ammirando alcuni macchinari, riconosciamo similitudini con i mondi vitivinicoli e agricoli e quasi ci si perde fra profumi, polveri di impasto e tantissima passione e amore per il prodotto e il lavoro.
La nostra degustazione

Il bicchiere di China Clementi che Federica ci porge in degustazione ha una lavorazione e tempi di attesa di 30 mesi. Un vero ed unico elisir.
Come esprimere il gusto? Un sapore unico, elegante, coinvolgente e molto complicato da descrivere perchè ogni persona ne ha una percezione diversa. Possiamo però dire, assaggialo e poi confrontiamoci sul gusto. A noi è piaciuto moltissimo!
Essendo un prodotto artigianale, non lo si trova nella grande distribuzione e questo è un vanto della famiglia che ne hanno fatto una precisa scelta.
Dove sostare oltre Fivizzano
Il sindaco ci ha dato altre possibilità di sosta in zona:
- Area di Rometta – Piazza dei Parchi, Centro informazioni Turistiche e esposizione e vendita prodotti tipici locali a cura della Strada dei Vini di Lunigiana
info: Tel. 0585 93577 e-mail: labottegadeiparchi@gmail.com
- Equi Terme: Via della stazione e qui trovi più informazioni dal sito del Comune di Fivizzano
- Noi ti consigliamo anche una sosta del gusto presso l’azienda agricola La Valle a Rometta. Leggi qua.
Le nostre personali conclusioni
Siamo uscite da questa visita arricchite da nuove scoperte e da questo incontro con l’umanità, la passione, la professionalità e il grande rispetto per un prodotto, che non vuole essere stravolto dalla modernità e dalla tecnologia. Un elisir d’altri tempi diresti, per un brand di prestigio.
E ancora una volta abbiamo avuto la conferma della bellezza della Lunigiana che con i suoi panorami montuosi che catturano, i borghi storici e le sue infinite particolarità non ha nulla da invidiare ad altre località molto più turistiche.
Per un viaggio come piace tanto a noi e che ti consigliamo di fare.
I ringraziamenti
Ringraziamo per la splendida accoglienza, cortesia e disponibilità
- Federica della China Clementi che ci ha accompagnato tutto il giorno
- Il Sindaco di Fivizzano Gianluigi Giannetti
- Francesco Leonardi referente del Comune che gentilmente ci ha fatto da guida