Della serie una sosta in camper diversa: un’esperienza del gusto in compagnia del Culatello.
Pensando ad una sosta camper diversa, esperienziale, molte sono le idee che ci frullano immediatamente in testa, e nei nostri articoli alcune te le abbiamo già proposte e continueremo a farlo.
Ma se colleghiamo le parole sosta, esperienziale ed enogastronomia, allora tutto assume una diversa connotazione. Pensiamo all’Emilia, pensiamo alle dolci anse del Po, all’ondeggiare del Grande Fiume nel suo lento scorrere verso il Mare Adriatico, fra sconfinate pianure, argini delimitati da pioppeti e la leggera nebbia mattutina. Cosa ti sussurra questo paesaggio?
A noi appaiono immediatamente: feste contadine, tavolate all’aperto, biciclettate, e un profumo di salume che si percepisce appena ti parcheggi per la sosta camper ed entri in una trattoria locale o in casa di qualcuno. Da queste parti infatti ogni contadino possedeva almeno un maiale e a Novembre se ne ricavavano cotechini, salumi ciccioli. Ricordi il detto del maiale non si butta via nulla?
Nel microclima caratterizzato da nebbie e umidità che solo in una zona ben delimitata rivierasca del Po puoi trovare, nasce uno dei salumi italiani più conosciuti al mondo Il Culatello DOP.
La lavorazione

Siamo in provincia di Parma e per una sosta camper, ti accompagniamo in un itinerario esperienziale per scoprire come degustare questo fantastico prodotto della norcineria.
A proposito di norcineria e dell’arte della lavorazione del maiale leggi anche
Il Museo del Culatello a Polesine di Zibello
Riconosci il culatello grazie alla sua caratteristica forma a pera che viene ottenuta dopo aver accuratamente lavorato la carne della coscia del maiale. Un rito di antica tradizione, che diverse volte abbiamo visto fare e che già partecipare a questo momento è una vera esperienza emozionante.
Il disciplinare consente di lavorare la carne solo nei mesi invernali e di aggiungere piccole quantità di sale, pepe nero, vino e aglio schiacciato.
La stagionatura avviene in cantine fatte di mattoni e non climatizzate per 24/30 mesi; solo così infatti il culatello può respirare la nebbia e mantenere una carne così dolce e di colore rosso rubino che ben conosciamo. E solo così infatti si ottiene quel profumo unico e inimitabile che si sprigiona appena avvicini al naso una fetta o entri in una cantina di produzione.
La degustazione
Se hai acquistato un culatello stagionato, la sua preparazione per la degustazione può richiedere alcuni accorgimenti, ma se la tua sosta camper diversa è presso un produttore o un ristorante, e chiedi un buon piatto di culatello, ecco come puoi degustarlo al meglio, secondo noi.
Se sei un purista del gusto come Angela, allora il culatello va gustato solo in purezza. La fetta va presa in mano, ripiegata su se stessa, avvicinata al naso per coglierne a pieno i profumi che si sprigionano, e poi messa in bocca e masticata dolcemente. Ti assicuriamo che potrai godere a pieno di profumo e sapore ad ogni morsicata. Un pezzo di pane tipo micca, che ha la mollica morbida e una leggera crosta, e un bicchiere di vino sono l’accompagnamento ideale.
Se invece ami gli abbinamenti allora sei come Monica. Il culatello a suo dire, va assolutamente accompagnato con la torta fritta che ne esalta la dolcezza, nel contrasto con il fritto.
Altri lo offrono con qualche ricciolo di ottimo burro, che ne esalta la dolcezza, da spalmare sul pane possibilmente fatto in casa e ben cotto, o meglio ancora una fetta di Micca di Parma.

Anche in cucina poi sono diversi i piatti dove il Culatello è ingrediente.
- Uno su tutti il risotto al culatello, che pare fosse tanto amato da Giuseppe Verdi. Un risotto alla parmigiana nel quale vengono aggiunti a metà cottura pezzetti di culatello saltati in precedenza con una piccola noce di burro e sfumati con il vino. Si termina la cottura e alla fine si aggiunge una seconda parte di striscioline di culatello per la mantecatura.
- Tra i primi piatti ricordiamo anche i tortelli verdi al culatello. Il ripieno è fatto stufando il culatello e gambetto di prosciutto crudo con sedano alloro e ginepro e sfumando poi con vino rosso e continuata la cottura con il brodo. Pane grattato uova e Parmigiano Reggiano sono gli ingredienti che completano la ricetta.
- Nei secondi piatti troviamo sicuramente gli involtini con il culatello nel ripieno assieme ad una ottima mozzarella di bufala.
- Altro secondo sfizioso ottimo anche in camper, sono gli asparagi al burro e Culatello. Una volta lessati gli asparagi si fanno aromatizzare in padella con una noce di burro e timo per qualche minuto. Terminato questo passaggio si avvolgono gli asparagi due a due in una fetta di culatello e si portano in tavola.
Sosta Camper diversa
Ma se vuoi scoprire da vicino la lavorazione del Culatello ti invitiamo a venire nel parmense e fermarti per la sosta camper diversa in una delle aziende che accolgono i camper come quelle che proponiamo noi a chi si tessera, e che trovi nella sezione Soste Produttori. E’ un modo vero ed unico per scoprire al meglio questa tradizione, così come tante altre, e fare in tal modo un’esperienza completa ed unica.
Per la degustazione a tavola, molti sono i ristoranti dove puoi fermarti anche con il camper. Oppure approfittare delle numerose feste che da Maggio a Novembre propongono questo fantastico prodotto e fare una vera esperienza del gusto.
D’altronde anche questo è il “Bello e buono di un viaggio in camper”