Museo Guatelli: è stato amore a prima vista!
La biografia riporta: Ettore Guatelli nato a Collecchio (PR) il 18/04/1921, ha avuto una vita segnata dalla sua cagionevole salute, che gli ha impedito di lavorare nei campi (proviene infatti da una famiglia di mezzadri) e di poter frequentare in modo costante la scuola.
Maestro elementare, divenne con il passare degli anni collezionista di oggetti di vita quotidiana. Museografo visionario che ha messo in connessione racconti e oggetti (tantissimi sono i suoi scritti), fu seguito da Attilio Bertolucci che lo aiutò a prendere la licenza magistrale.
Quest’uomo così cagionevole di salute, girò per il Nord Italia dove ha raccolto attrezzi e materiali di uso comune e quotidiano. Entrava nei magazzini dei raccoglitori dell’Appennino, inizialmente solo per curiosare, in seguito per salvare dalla distruzione i mobili, le cose e gli attrezzi provenienti dalle case contadine e dai laboratori degli artigiani.
Così Guatelli, nella sua vita raccolse più di 60.000 oggetti.
Per questo nel Museo del Quotidiano non sono esposte opere d’arte, ma oggetti di ogni tipo e genere che fanno parte della vita comune di persone e usate e riutilizzate fino quasi a consumare l’oggetto stesso.
Gli oggetti che ricoprono pareti e soffitti di intere stanze, non sono inseriti a caso, ma hanno un preciso argomento e una precisa collocazione storica. Sono appesi o appoggiati seguendo semplici figure geometriche che danno alla stanza bellissimi effetti scenici.
Attrezzi da lavoro o semplici oggetti di casa e di gioco dei bambini sono stati raccolti con estrema dedizione, quasi maniacale. Non sono assolutamente oggetti nuovi o ben conservati, anzi sono oggetti utilizzati più e più volte.
Non ci sono parole per descrivere l’unicità di quest’uomo: Ettore Guatelli.
Informazioni tecniche per la visita
La collezione è divisa fra museo e casa, infatti l’esposizione prosegue anche in quella che fu da sempre e fino alla fine dei suoi giorni la sua abitazione.
Noi saremmo rimaste per ore e ore in questo posto perse fra ricordi di bambini in campagna e riscoperte.
Anche le diverse persone che hanno partecipato con noi in camper in varie riprese, si sono catapultate in questo mondo e sono rimaste stupite da Ettore Guatelli.
I camper, possono tranquillamente essere parcheggiati nel parcheggio del museo. Non si può sostare per la notte, in quanto nella parte esterna del museo sono esposti attrezzi da lavoro di grandi dimensioni come aratri falciatrici e per sicurezza non è quindi consentito sostare.
Per informazioni sul Museo e sulle visite, visita il sito web di riferimento oppure consulta la scheda tecnica!