Museo del cibo - Musei del vino

I Musei del Cibo di Parma

A marzo riaprono, con eventi dedicati i Musei del Cibo di Parma: il circuito dedicato ai prodotti tipici del territorio parmense, alle tradizioni con l’obiettivo di conservare e promuovere le eccellenze enogastronomiche diventate patrimonio nazionale.

E dopo la consueta chiusura invernale con i primi giorni di marzo riaprono le porte con una serie di attività.

Quali sono i musei del Cibo:

Una visita ai Musei del Cibo

All’interno di ogni singolo museo, le sale sono dedicate alle persone che vogliono conoscere gli antichi mestieri di una volta legati ai prodotti eccellenti del nostro territorio. Inoltre sono anche organizzate giornate didattiche per le scuole, le famiglie, occasioni uniche per fare avvicinare i più piccoli alla tradizione parmense.

Inoltre per chi come noi viaggia in camper, i Musei del Cibo hanno predisposto una serie di itinerari che noi abbiamo aggiornato con le soste, grazie ad una bella collaborazione che abbiamo avuto con loro.

Te li proponiamo in una sezione dei Musei del Cibo dedicata che potrebbe interessarti e volendo puoi scaricare in PDF

Musei in camper

Entriamo in ognuno di essi, anche grazie al racconto e alla visita virtuale che i responsabili delle strutture hanno fatto:

Il Museo del Culatello

Il Museo del Culatello e del Masalèn ha sede nella Antica Corte Pallavicina, nella bassa parmense, a Polesine Parmense.

La Antica Corte Pallavicina è la struttura che lo Chef Massimo Spigaroli e ancor prima la sua famiglia hanno recuperato e ad oggi dopo 20 anni, ne ha fatto la cantina di stagionatura e molto altro.

Siamo nella bassa parmense e qui troviamo la nebbia che è l’elemento essenziale per il gusto eccellente dei culatelli.

Uno spazio del museo propone anche un approfondimento sulla figura di Sant’Antonio Abate, eremita del deserto e nella sala successiva troviamo la storia della famiglia Spigaroli: è proprio in questa sezione che si comincia a parlare dei Masalén, dei norcini che tramandavano l’arte della corretta macellazione del maiale.

Una collezione di oggetti legati all’attività accompagna il ritorno all’esterno, prima dell’immersione in un grande spazio sotterraneo che ci introdurre nel mondo segreto del Culatello.

Nella sala si snodano temi come le caratteristiche della carne di maiale, del sale, del pepe e dei principali salumi della Bassa Parmense.

Infine si passa alla storia del culatello cone le citazioni dei personaggi famosi, come il Maestro Verdi o Gabriele D’Annunzio.

Una visita speciale merita alle cantine, è un vero tuffo nei profumi.

Di seguito ti raccontiamo la nostra esperienza, la nostra visita e qui la visita virtuale dell’antico museo.

Indirizzo 

C/o Strada del Palazzo due Torri – Loc Polesine Parmense (PR)

Tel  +39.0524.596129

Il Museo del Parmigiano Reggiano

Museo del Parmigiani - Musei del cibo

Il Museo del Parmigiano Reggiano ha sede nello storico Castello ottocentesco che sorge all’ombra della Rocca Meli-Lupi a Soragna, in provincia di Parma, a pochi passi dalla piazza del paese.

La Corte Castellazzi, sede del Museo del Parmigiano, è composta dalla casa colonica con stalla e fienile e dal prezioso caseificio di forma circolare con colonnato. All’interno si trovano esposti gli strumenti e gli attrezzi impiegati nella lavorazione del Re dei Formaggi. Il Parmigiano Reggiano classico è il prestigioso formaggio italiano, noto e apprezzato in tutto il mondo, che vanta origini antiche.

Oltre 120 oggetti, un centinaio di immagini, disegni e foto d’epoca illustrano il processo di produzione nei caseifici.

All’interno si può trovare l’esposizione delle imitazioni del Parmigiano all’estero, così come gli attrezzi e gli oggetti quotidiani della civiltà contadina legati ai temi dell’alimentazione.

Visita il Museo virtuale, e poi vai di persona, scoprirai un mondo fatto di passione e tradizione.

Indirizzo

C/o Corte Castellazzi – Via Volta, 5 – Soragna (PR)

Ingresso attraverso il percorso pedonale di Viale dei Mille

Tel  +39.0524.596129

Il Museo della Pasta

Museo della Pasta

Presso la stupenda corte agricola medievale di Giarola (Collecchio), posta sulla sponda destra del fiume Taro si trova il Museo della Pasta.

La pasta secca di semola di grano duro, di origine mediorientale, ha trovato in Italia la patria d’elezione, sviluppandosi nei secoli in diverse aree del Paese: in Sicilia, in Liguria, a Napoli, a Bologna.

Nell’Ottocento inizia a Parma l’attività di Barilla, oggi leader mondiale del settore, che ha contribuito in maniera determinante alla nascita del museo dedicato in dieci sezioni, alla conoscenza storica, tecnologica e culturale della pasta. Il percorso espositivo racconta i dettagli e le caratteristiche del grano, le modalità di coltivazione, fino ad arrivare agli attrezzi utilizzati e alla macinazione.

Inoltre un secondo nucleo di macchine antiche, mostra le metodiche di produzione in un laboratorio artigianale emiliano del secolo scorso. Sono presenti anche modelli e video, che permettono al visitatore di conoscere le attuali, modernissime tecnologie impiegate nei pastifici industriali. Viene illustrata il modo di formatura di oltre cento differenti formati di pasta e non meno importante la comunicazione della pasta con manifesti e locandine storiche.

Infine una panoramica sulla pasta nell’arte e nella cultura – dai dipinti ai francobolli – chiude il ricco percorso espositivo che si completa con la visita al sottostante museo dedicato al pomodoro, alla sua storia, coltivazione e trasformazione, tipica del parmense.

Questa la nostra esperienza e la visita virtuale del museo.

Indirizzo 

C/o Corte di Giarola – Via Giarola, 11 – Collecchio (PR)

Tel. +39-0521-931800

Il Museo del Pomodoro

Museo del Pomodoro - Musei del cibo

Di origine notoriamente americana, il pomodoro ha trovato proprio in provincia di Parma terreno fertile, già a partire dalla seconda metà dell’Ottocento.

E il territorio non si è limitato alla coltivazione, si è orientato anche verso la trasformazione, tanto da esportare oggi in tutto il mondo, i prodotti a base di pomodoro, ma anche la tecnologia per l’industria conserviera.

La sede del museo è collocato all’interno della Corte di Giarola, insieme al Museo della Pasta. L’allestimento è organizzato in 7 sezioni tematiche e raccontano dall’arrivo in Europa alla sua diffusione, alle varietà esistenti e alle proprietà nutritive.

Inoltre la mostra illustra lo sviluppo dell’industria di trasformazione nella realtà economica di Parma: dal prodotto secco alla conserva, dai concentrati ai passati, dai sughi pronti ai succhi da bere.

Molto importante è lo sviluppo delle tecnologie produttive e la tematica del prodotto finito e degli imballaggi, con l’esposizione di numerose e originali latte e tubetti d’epoca. Il museo conclude il suo percorso sul “Mondo Pomodoro” con pubblicità, citazioni, dipinti, sculture e ricette a base di pomodoro fino ad arrivare alla gastronomia, col matrimonio con pasta e pizza.

Assieme al Museo della Pasta, questo del Pomodoro è l’abbinamento perfetto della visita. Leggi la nostra esperienza e guarda il video virtuale.

Indirizzo 

C/o Corte di Giarola – Via Giarola, 11 – Collecchio (PR)

Tel. +39-0521.931800

Il Museo del Prosciutto e dei Salumi

Museo del Prosciutto - Musei del cibo

In una terra fertile, delimitata a Nord dal Po e a Sud dall’Appennino, compresa tra le valli dell’Enza e dello Stirone, fin dai tempi più remoti si sviluppò l’allevamento dei suini, favorito dalle vaste estensioni boscose e dalla presenza delle querce, e con queste, delle ghiande.

Branchi di maiali pascolavano in vaste aree boschive e le popolazioni di origine celtica, qui stanziate, misero a punto le “tecnologie” necessarie all’impiego delle loro carni e alla loro conservazione.

Ancora una volta le caratteristiche del territorio giocarono un ruolo fondamentale ed è qui che oggi sorge il Museo del Prosciutto: a Langhirano, che del prosciutto è la capitale riconosciuta, nel complesso integralmente restaurato dell’ex Foro Boario, splendida architettura rurale dei primi del Novecento, storicamente destinata alla contrattazione del bestiame.

Organizzato in 8 sezioni, il percorso di visita al museo inizia dal territorio, con la descrizione dell’agricoltura parmense, per poi passare alla sezione dedicata alle razze suine e a quella del sale, dove si racconta la storia di questo importantissimo minerale, strumento di conservazione degli alimenti, che grazie ai pozzi di Salsomaggiore, favorì nel tempo lo sviluppo dell’arte salumiera.

La quarta sala è dedicata alla norcineria e raccoglie, oltre a numerosi documenti storici sull’attività della macellazione dei suini nei secoli, un ampio campionario di antichi oggetti di norcineria.

Le restanti sezioni si concentrano sugli altri salumi tipici del territorio parmense, sulla gastronomia, sulle tecniche di lavorazione del prosciutto e sul Consorzio del Prosciutto di Parma, che garantisce la qualità di questo straordinario prodotto noto e apprezzato in tutto il mondo.

Visita il museo tramite il video

Indirizzo 

C/o Ex Foro Boario – Via Bocchialini, 7 – Langhirano (PR)

Museo del Salame di Felino

Museo del Salame di Felino - Musei del cibo

Il primo documento relativo al salame rintracciato a Parma risale al 1436, quando Niccolò Piccinino, al soldo del Duca di Milano, ordinò che gli si procurassero “porchos viginti a carnibus pro sallamine”, ovvero venti maiali per far salami.

È uno dei documenti che si incontrano durante la visita del Museo del Salame di Felino, testimone del rapporto privilegiato instaurato nel tempo tra il prodotto unico che conosciamo e il suo territorio d’origine, dal bassorilievo scolpito da Benedetto Antelami nel marmo rosa del Battistero, alle cronache di sontuosi banchetti di Corte d’epoca rinascimentale.

Il Museo del Salame Felino è ospitato nelle suggestive cantine del Castello di Felino. Costruito nel ‘890 dal nobile Marchese Luppone, il maniero venne ampliato e fortificato raggiungendo il massimo splendore con Pier Maria dei Rossi.

Appartenuto in successione ai Pallavicino, agli Sforza e poi ai Farnese, l’antico maniero domina la vallata fra i torrenti Parma e Baganza e oggi ospita un ristorante di charme.

Organizzato in 5 sezioni, è un percorso di scoperta di una antica eccellenza:

  • il percorso di visita al museo inizia con le testimonianze storiche del rapporto tra Felino ed il suo prodotto-simbolo
  • La seconda sezione, dedicata alla gastronomia e collocata negli affascinanti ambienti delle cucine, presenta l’impiego gastronomico del salame a Parma
  • Nella sala grande si trova la sezione relativa a norcineria e produzione casalinga dell’insaccato, con un’ampia rassegna di oggetti appartenuti ai norcini e alle famiglie contadine.
  • Per concludere, la sala successiva racconta la tecnologia di produzione, le caratteristiche salienti dalle origini fino alla tecnologia attuale.

Una visita virtuale è la soluzione per accedere a questo capolavoro di eccellenza.

Indirizzo 

c/o Castello di Felino – Strada al Castello, 1 – 43035 Felino (PR)

Tel. ++39-0521-831809 – 821139

Museo del Vino di Parma

Museo del vino - Musei del cibo

Nelle suggestive cantine della Rocca di Sala Baganza, trovi la “Cantina dei Musei del Cibo”, un percorso espositivo e sensoriale,  interamente dedicato al vino di Parma, alla sua storia e alla sua cultura.

La viticoltura ha lasciato importanti testimonianze culturali nel territorio parmensee l’allestimento museale lo testimonia attraverso 6 differenti sezioni.

  • La prima sala, allestita in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale, è dedicata alla archeologia del vino nel parmense.
  • La seconda sala approfondisce gli aspetti legati alle caratteristiche della pianta della vite e alla viticultura.
  • All’interno della terza sala, ttrezzi e oggetti antichi raccontano la vendemmia e la preparazione del vino.
  • La discesa nella affascinante ghiacciaia rinascimentale si trasforma in una esperienza avvolgente: immagini a 360° raccontano, nel cuore del museo, il ruolo della vite e del vino.
  • Dopo aver percorso un pergolato di vite, si approda alla sala delle botti. Qui si scopre la storia dei contenitori per il vino e dei mestieri ad essi correlati: il vetraio e il bottaio.
  • La sesta sala presenta i frutti della viticoltura parmense: ad esempio i pionieri del settore, la storia delle etichette, le varietà coltivate, i vini prodotti, le cantine da visitare nella zona, il ruolo del Consorzio dei Vini dei Colli di Parma.

Una scoperta all’interno della bellissima Rocca Sanvitale, il Museo del vino e il video virtuale che ti accompagna

Indirizzo 

c/o Rocca Sanvitale – Piazza Gramsci, 43044 Sala Baganza (PR)

Tel. 0521 931800

Il Museo del Fungo Porcino

E’ l’ultimo ad entrare nel circuito ma non per questo meno importante. Infatti il fungo ha una storia antica: i romani ne apprezzavano già le proprietà e se ne cibavano nei loro rinomati banchetti; mentre alla corte dei Farnese nel 1600 il fungo Porcino di Borgotaro faceva la sua apparizione sia nella cucina che nei trattati culinari.

La zona di produzione del “Fungo di Borgotaro” comprende il territorio nei Comuni di Berceto, Borgotaro (Borgo Val di Taro), Albareto, Compiano, Tornolo e Bedonia in provincia di Parma e nei Comuni di Pontremoli e Zeri in provincia di Massa Carrara.

E’ stato dichiarato I.G.P.  nel 1993 e nel 1995 è nato il Consorzio di tutela: lo scopo è di garantire, valorizzare e promuovere il prodotto principe dell’alta Valtaro, attraverso un apposito Disciplinare di produzione.

Lo spazio espositivo del museo è suddivisa in due sedi:

  • Borgotaro presso  “Museo delle Mura”, Via Cesare Battisti, 86
  • Albareto al primo piano del Palazzo della Comunalia, Via della Repubblica, 16

Nelle varie esposizioni si parla di storia del fungo, dal suo impiego alle leggende;  si scoprono le varie tipologie di porcino, i suoi habitat preferiti e l’area di diffusione del Fungo Porcino di Borgotaro IGP.

Vengono poi spiegati gli attrezzi utilizzati dai cercatori di funghi, le lavorazioni del fungo anche nell’industria, fino ad arrivare alle ricette di cucina nella storia e nella tradizione locale.

Come organizzare la visita

Ogni museo segue orari di accesso diversi, per questo motivo ti invitiamo a verificare sul sito dedicato ogni riferimento.

Inoltre ogni museo ha la possibilità di essere visitato in camper e le soste sono consultabili nel nostro sito alla sezione soste garantite.

Musei del Cibo e In Camper con Gusto

Dal 2019 chi presenta la nostra tessera alle biglietterie dei musei del cibo, può usufruire lo sconto di 1 euro

  • sia sul singolo ingresso
  • sull’acquisto di una tessera Card intestata all’intestatario della nostra tessera.

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