Panorama dal terziere

Mete in camper: alla scoperta di un Castello

Sei sempre alla ricerca di mete in camper come noi?

Ogni settimana arriva il giorno fatidico e anche tu come noi cerchi mete in camper per il weekend?

Ti capiamo sai: sia che viaggiamo in moto o in camper ogni volta è la stessa domanda che ci arriva in testa e rapisce ogni altro pensiero.

Nelle nostre escursioni e chilometri alla ricerca di mete e destinazioni da proporre a chi ci segue e a noi stesse, oggi ti parliamo di un luogo particolare al confine fra Appennini e Mare Tirreno. Pochi sono i chilometri che separano Pontremoli dai confini con la Toscana, l’Emilia Romagna e la Ligura; da secoli in posizione centrale fra le più importanti vie di comunicazione,  purtroppo spesso rimane un panorama che si scorre dall’autostrada, ma dove non ci si ferma.

Pontremoli  può essere il punto da cui tranquillamente partire alla scoperta della Lunigiana, dei castelli che qui sono diversi; dei musei che raccontano di steli e della storia antica; di pievi, siamo sulle vie di pellegrinaggio come la Via del Volto Santo, e di Chiese e palazzi che contengono importanti reperti. Senza mai dimenticare la gastronomia che offre prodotti autentici e unici.

A tal proposito ecco che puoi trovare qualche suggerimento nel nostro articolo:

Viaggio in Lunigiana alla scoperta del gusto

Oggi tuttavia Pontremoli non è la nostra meta: la tappa finale è il piccolo borgo di Castiglione del Terziere.

Vi si arriva dal centro abitato di Villafranca Lunigiana, prendendo la SP26 e seguendo le indicazioni per il Borgo. Noi abbiamo parcheggiato il camper sul bordo della strada perchè non è possibile entrare a Castiglione del Terziere con i camper, si rischierebbe di restare imbottigliati senza possibilità di fare poi manovra.

Mete in camper: alla scoperta di un castello

La passeggiata per arrivare al castello è piacevole, le casette di sasso, il ciottolato e tutto il panorama circostante sono una meraviglia. Entrando dalla volta principale del borgo si scopre come tutto quello che appare sia frutto di un recupero architettonico, cercato e voluto e che ora fa parte di una meta turistica di accoglienza diffusa.

Piccoli appartamenti infatti sono stati ricavati nelle case in sasso dove si può soggiornare, 35 posti letto nel complessivo; ma è il castello il pezzo forte di questa mete in camper.

Per visitare il castello conviene prendere appuntamento con la proprietaria: Raffaella Paoletti che è sempre comunque disponibilissima ad accompagarvi alla scoperta di questo maniero e di una storia.

Una splendida storia d’amore non dei tempi che furono, ma attuale. Esatto il castello è nato dell’amore di un uomo per la sua terra d’orgine e della moglie che amando quell’uomo, attualmente è la divulgatrice del patrimonio culturale contenuto nel castello.

E per farti meglio comprendere dove siamo andate eccoti un breve video di assaggio della nostra visita

Le origini del Castello del Terziere e il restauro:

Le origini del castello di Castiglione del Terziere risalgono all’alto medioevo, come testimoniano certe superstiti strutture murarie, che indicano una datazione anteriore all’XI secolo.

..Prima del 1275 Castiglione era detto dei “Corbellari”, dal nome di una famiglia  sub-infeudata dagli Estensi, Signori che precedettero i Malaspina nel dominio della Lunigiana. Nel 1275, assume l’attributo “del Terziere” perché costituisce parte della “terza parte” (pars tertiaria) dei territori feudali di Alberto Malaspina di Filattiera….   Con il 1351 Castiglione del Terziere diventa uno Stato indipendente, e cioè un Feudo Imperiale autonomo…. Mentre nel 1451 Castiglione del Terziere entra a far parte della Repubblica Fiorentina, e diventa Sede del Governo e della Magistratura del territorio Fiorentino in Lunigiana.
(cit dal Sito del Castello)

A fine del settecento inizia il suo decadimento che prosegue fino ad essere abbandonato così come il borgo adiacente.

Negli anni sessanta del ‘900 un uomo originario di Fivizzano , Loris Jacopo Bononi che dopo aver vissuto anni a Roma e negli USA come dirigente di case farmaceutiche, decide di ritornare nella sua terra natale e creare un polo culturale dove raccogliere migliaia di libri originali e numerosi “incunaboli”; libri cioè stampati con la tecnica dei caratteri mobili.

Bononi che fu uno dei maggiori scrittori del novecento, decise inoltre di creare nel Palazzo Fantonini-Bononi a Fivizzano il Museo della Stampa. Infatti proprio a Fivizzano nel cinquecento grazie a Jacopo da Fivizzano si stampavano libri con caratteri mobili; molto prima che a Vienna, Londra e Bruxelles.

Bononi trova nei resti del Castello e nel borgo, il luogo ideale per creare il suo progetto. Inizia così un’attenta ed accurata opera di restauro di tutta la struttura che dai ruderi ritrovati e abbandonati consegna al territorio un luogo nuovo. Ogni cosa è posizionata dopo un’attento studio; ogni oggetto all’interno del castello è stato cercato e comprato da chi lo possedeva ed è originario dell’epoca.

Da questo castello inoltre il panorama è magnifico: si spazia dalle cime appenniniche del Monte Orsaro, al Passo della Cisa per arrivare fino alle cime di Zum Zeri e alla Liguria, e si scende lungo la Valle del Magra. Un’apertura a 360° che ci fa comprendere l’importanza del castello nel medioevo.

@Castello di Castiglione del Terziere

Il Castello oggi

La visita al castello avviene accompagnata da Raffaella ed ogni stanza che si attraversa racconta di amore per la cultura e per questa terra. Bononi infatti qui ha raccolto più di 3.000 volumi tutti originali ed alcuni esemplari unici. Negli anni Bononi ha cercato questi libri in giro per il mondo e molti di loro sono legati a storie di vita davvero particolari. La bravura di Raffaella sta nel raccontarle e riportare così al presente i libri a chi va in visita.

L’amore di Bononi invece, sta proprio nell’aver voluto creare al Terziere un’importante centro culturale, luogo di interesse universitario, da lasciare alla sua terra e ai giovani.

E’ incantevole camminare per le stanze con Raffaella; il suo amore per Jacopo, che ricordiamo è morto nel 2012 a 83 anni, rende la visita ancora più piacevole. Ascoltarla mentre legge alcune poesie di intenso amore per la propria compagna e la propria terra ci lascia emozionati.

Il valore immenso di ogni oggetto esposto, dei libri e dei manoscritti sia antichi che di Bononi, ne fanno una meta che arricchisce il visitatore.

Quando noi siamo andate ad incontrare Raffaella, saremmo rimaste ore a parlare con lei, talmente era piacevole ascoltarla mentre ci porgeva libri e raccontava di come Jacopo ne era venuto in possesso. Anche i ragazzi che casualmente si sono uniti a noi nella visita quel giorno erano affascinati e rapiti. Non ci si rendeva conto che il tempo passava, tant’è che Raffaella confermò che spesso offre ai visitatori un caffè mentre racconta. Un’accoglienza vera, non turistica.

Anche questo è uno dei motivi che ci ha spinte a proporti il Castello come una delle mete in camper.

Una foto ricordo al Terziere
Angela Raffaella e Monica

Conclusioni

Per le visite ti consigliamo di consultare il sito ufficiale  e la visita è a offerta.

Ti ricordiamo che non c’è parcheggio nel borgo, per cui consigliamo di lasciare il camper lungo la strada come abbiamo fatto noi.

Soste Camper in zona

A Pontremoli:

  • Possibilità di parcheggio in via del Seminario, nello sterrato sotto il ponte.
  • Possibilità di parcheggio in via Chiosi nel parcheggio illuminato praticamente sotto il castello

A Villafranca Lunigiana

  • Camping Il Castagneto con apertura stagionale

Pieve di Sorano – Filattiera

  • Parcheggio lungo la SS62 ghiaiato adiacente alla pieve con zona pic-nic ombreggiata

E per concludere sul nostro canale YouTube, al quale ti suggeriamo di iscriverti, puoi trovare il resoconto di questo incontro qui

Angela

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