Siamo in territorio piacentino e precisamente in Val Trebbia: ti proponiamo un itinerario in camper alle due pietre piacentine che sorgono sulla vallata.
Puoi farlo anche se hai con te lo scooter per poi proseguire a piedi, lungo i due percorsi.
La Pietra Parcellara e la Pietra Perduca
Siamo in una tra le più belle vallate piacentine, ad appena 50 km di distanza dalla città: siamo all’uscita di Piacenza Sud e percorriamo la SS45 verso Travo e alla località Canova Ponte, svoltiamo per Travo. Raggiungi Bobbiano tramite la SP63, oltrepassi la Chiesa di San Michele Arcangelo (che però non si può visitare) e alla tua sinistra, circa 200 metri dopo, trovi una stradina che ti porta proseguendola fino ad un parcheggio alla tua destra dove potrai sostare.
Ti capiterà lungo il tragitto, alla tua sinistra una indicazione con Pietra Perduca, ma NON puoi assolutamente percorrerla in camper. E’ sterrata ed adeguata solo per moto.
Da dove lasci il camper, puoi vedere la Pietra Parcellara. Oltre, quella in fondo alla vallata per capirci, la Pietra Perduca.
Ma cosa sono queste due Pietre?
Sono rocce eruttive di natura ofio-litica affiorate dal magma del mantello terrestre circa 250 milioni di anni fa. Sono color scuro durante la giornata, al calar della sera colore rosso. Bellissime al tramonto.
Hanno entrambe la possibilità di essere viste attraverso due percorsi a piedi, con scarpe da trekking e attrezzatura adeguata.
Vediamole una per volta.
La Pietra Perduca

E’ a mio avviso quella che più mi ha colpito: la vedi da lontano con il piccolo oratorio di Sant’Anna e la salita ripida sino alla cima. Ai piedi puoi trovare due tavolini dove poter fare il tuo picnic, con gli appositi cestini da buttare i rifiuti (mi raccomando).
E’ una perla di paesaggio, un luogo molto raccolto e se hai la fortuna di essere da solo, ne puoi cogliere la magia, di un tempo passato e il suo mistero.
Occorrono scarpe da trekking, la salita alla pietra risulta a tratti scivoloso, ma una volta salito, se il cielo è terso dalle nuvole e dalla foschia, arrivi a vedere fino il Monte Penice e tutto l’Appennino ligure attorno. Hai davanti uno scenario incredibile, bellissimo.
E’ a 659 m di altezza e ovviamente non devi temere di vertigini. Sulla pietra non hai barriere dove sorreggerti dunque, la sensazione di volare, è quella che vince su tutte.
Sopra questa Pietra trovi anche una particolarità: i letti dei Santi. Sono due vasche che raccolgono acqua piovana che è sempre presente anche in estate, al cui interno abitano i tritoni. No, non sono chissà quali paurosi animali mitologici che spuntano dall’acqua, sono anfibi timidi che prolificano dentro a queste acque che sembrano essere pure.
Da qui, hai un percorso a piedi che puoi fare in un paio di ore, dipende molto dalla capacità motoria e di allenamento che hai: il percorso è CAI 185
La Pietra Parcellara

E’ una roccia a forma di piramide ed è sicuramente un pò più complicato arrivare sopra la vetta, sicuramente per i meno esperti, nonostante i molti commenti diversi che trovi in rete.
Siamo ad una altezza di circa 856 m e puoi arrivarci con il sentiero CAI 185 sino all’Oratorio della Madonna di Caravaggio. Per salire la vetta devi proseguire con il sentiero 169 per circa 20 minuti sopra al crinale e senza aver paura della altezza. Chi vuole si può fermare all’area picnic dall’Oratorio.
Anche da qui i panorama è mozzafiato, senza ombra di dubbio è uno dei più affascinanti.
Note tecniche sulla sentieristica
- I sentieri sono tutti tracciati e non troverai difficoltà a seguirli, unica nota che dobbiamo fare è che li consigliamo in periodi lontano dalle piogge onde evitare i percorsi inzuppati e scivolosi.
- Siamo in aperta natura dunque ogni rifiuto è da riportare con noi o usufruire degli appositi cestini.
- Infine l’abbigliamento: non dimenticarti che sei in zone dove il meteo può variare velocemente. Dunque non farti sorprendere senza una giacca a vento con cappuccio e felpa.
Proseguiamo con il nostro itinerario:
Noi abbiamo ripreso il nostro mezzo per la SP63 in direzione Caldarola e poi con la SP65 San Nazzaro. Qui ti trovi ad un bivio: la SP60 a Case Gazzoli e a scorrere sino a Pianello Val Tidone oppure arrivare a prendere la SP7 a Piozzano e scendere ad Agazzano.
Qui siamo in altra vallata, la Val Tidone a Pianello e Val Luretta ad Agazzano.
A te la scelta tra visitare due bellissime vallate diverse, ma con altrettanti possibilità di visita.
Ti diamo il nostro itinerario, per visitare entrambe
Hai uno scooter in camper?

Come ben sai, siamo anche viaggiatori sulle due ruote e questo itinerario lo abbiamo fatto proprio in moto: lo abbiamo pensato anche per te che viaggi in camper e hai con te lo scooter. Noi siamo saliti dal casello di Piacenza Sud, abbiamo percorso la tangenziale verso Gragnanino, ancora sulla SP7 verso Gazzola, Rezzanello, e arrivati alla SP63, svoltato a destra per Bobbiano.
Ti diciamo che noi l’abbiamo fatta in moto e non è molto indicato in camper perchè nei pressi di Rezzanello, le salite sono ripide e la strada è stretta, e può essere faticoso il passaggio tra due mezzi se si incrociano.
Per questo motivo, se hai uno scooter e vuoi godere di un paesaggio davvero spettacolare, puoi farlo partendo dal tuo punto sosta e farlo al contrario, sino a Rezzanello. Se la giornata è limpida avrai così un panorama da cartolina che non puoi certo dimenticare.
Qui trovi la mappa con il percorso che abbiamo fatto.
La sosta più vicine e attrezzata la trovi a Ponte dell’Olio.
Le mie personali conclusioni
E’ vero, noi abbiamo viaggiato in moto e di un certo tipo, ma tu con il tuo camper e lo scooter riesci ugualmente a raggiungere entrambe le pietre. Passando dalla strada statale 45 la vedi in lontananza e ci ha sempre messo curiosità. Se non è nuvoloso o foschia si apre un panorama fantastico. Magari se nel weekend è più facile ci sia più affluenza, vai in mezzo alla settimana. Non te ne pentirai.
Monica