Quante volte ci capita di andare in camper per borghi e pievi? Forse, non molte volte perchè spesso non si conoscono o non si valutano perchè sono posizionati molto vicino alle grandi arterie stradali e autostradali e tendiamo ad andare oltre.
Seguici, ti facciamo fare un percorso diverso…
Bardone e Terenzo

Dall’A15 ossia Autocamionale della Cisa esci dal casello di Fornovo Taro, attraversi il ponte sull’omonimo torrente, oltrepassi il paese e ti immetti sulla SS62 della Cisa, prendi il bivio per Calestano, sulla Valsporzana. A circa 8 km incroci il bivio per Bardone.
La storia di Bardone, narra di origini Longobarde: il suo nucleo seppur frazionato conserva ancora una struttura urbanistica medioevale.
La Pieve di Santa Maria Assunta risale ai primi dell’anno mille: durante i restauri effettuati nel 2000, gli esperti hanno riportato alla luce reperti datati VII secolo.
Questo luogo si trova a pochi passi dalla Riserva Naturale del Monte Prinzera e Bardone è famosa, perchè da qui passa la Via Francigena. Nello specifico da qui passa il tratto che da Parma porta a Luni e qui nella storia c’era la sosta a metà della salita appenninica.
Il paesaggio è molto rilassante e l’area di sosta comunale è una sorta di piccolo campeggio, meta frequentatissima dalla primavera all’autunno da turisti francesi, olandesi e tedeschi.
Da Bardone si prosegue in direzione Terenzo, distante giusto un paio di chilometri ed ha origini antiche, si pensa romane, se non addirittura celtiche.
Terenzo che è posizionato su terreno franoso tipico di questa zona, è stato quasi totalmente distrutto da una frana nel 1294.
Anche Terenzo è sulla Via Francigena e ha la sua pieve; la Pieve di Santo Stefano eretta originariamente nel 1141, distrutta dalla frana e ricostruita nel 1494 in forma tardo-romanica.
Poichè Terenzo dista pochissimo da Bardone, se la giornata lo permette, ti consigliamo di fare una bella escursione a piedi o in MTB, lasciando comodamente il camper in area di sosta a Bardone.
Altre Pievi
Da Terenzo ci sono diverse pievi presenti sulla strada che prosegue in direzione di Berceto sulla S.S.62 della della Cisa.
- Pieve di San Michele Arcangelo nella piccola frazione di Corniana. Edificata inizialmente nel 1200 e ristrutturata nel 1700 apportarono l’aggiunta di una cappella laterale. Sconsacrata nel 1931, è stata recuperata ed oggi è sede di mostre
- Chiesa di Sant’Apollinare a Castello di Casola eretta attorno al 1550 ma ampliata più tardi è stata restaurata nel 1960
- Chiesa dell’Assunzione di Maria Vergine a Cassio ricostruita nel 1600 e anch’essa di epoca romanica. Distrutta quasi completamente dai bombardamenti della II Guerra Mondiale è stata ricostruita negli anni ’60 e successivamente restaurata nel 2010. Conserva al suo interno un bellissimo affresco del 1400.
Berceto

Da Cassio prosegui sempre sulla S.S. 62, fra paesaggi della cresta appenninica e arrivi a Berceto.
E’ anche definito “piccolo gioiello di pietra”, posizionato a nemmeno 1000 metri di quota, in una bellissima conca appenninica, molto vicino al mare, che gode di un clima ottimale e soleggiato.
Berceto è Comunità Ospitale dei Borghi Autentici d’Italia, ed importante tappa della Via Francigena.
E’ un borgo da sempre importate per le genti delle valli del Taro del Manubiola e del Baganza, in quanto si trova proprio sulle antiche strade del commercio che da qui e dal vicino Passo della Cisa transitavano per la Lunigiana e la Toscana.
Il suo Duomo è simbolo di Berceto; costruito attorno al VII secolo e vicino ad un monastero benedettino, attorno al quale nacque il borgo. Anche il transito dei pellegrini che sulla Via Francigena si dirigevano verso Roma ne sancirono la sua importanza: infatti proprio Berceto divenne la tappa per rifocillarsi e riposare.
Visitare Berceto è veramente piacevole: l’area attrezzata per i camper è a due passi dal centro del paese, le cui strade sono ancora in parte ciottolate. Si può andare così alla scoperta di questo borgo, che durante la primavera ed estate ospita diverse manifestazioni culturali, escursionistiche e sportive. E’ anche ottima tappa gastronomica per poter degustare i famosi Funghi Porcini, di cui la zona è ricca o i piatti tipici della tradizione, come i Tortelli di Patate, nelle trattorie del paese.
Altre idee…
- I Salti del Diavolo, per gli amanti del trekking o MTB: sono guglie rocciose risalenti a 80 milioni di anni fa e si possono vedere poco dopo l’abitato di Ravarano, comune di Calestano, lungo la strada provinciale n.15 per Berceto, località Chiastre di Ravarano. C’è una leggenda che narra… Leggi il racconto.
- l’abitato di Corchia, in provincia di Berceto, è un insediamento che conserva tutt’oggi il nucleo medievale con case in pietra, piccoli viottoli con sottopassi ad arco e completamente ristrutturato: tempo fa c’erano importanti miniere metallifere, oggi dismesse.
Da Berceto puoi procedere verso il Passo della Cisa e da lì scendere verso Pontremoli e Aulla, o più semplicemente puoi riprendere l’A15, il cui casello dista circa 6Km.