Il 2021 è terminato da appena un mese e da APC (Associazione Produttori Caravan e Camper) ci arrivano informazioni circa le immatricolazioni camper che in Italia raccontano di numeri in crescita.
L’aumento di cui ci parlano è un incremento a due cifre rispetto all’anno precedente, che sul già 2019 aveva avuto un aumento di immatricolazioni camper del +7,68%.
Il + 11,92% del 2021 (periodo preso in considerazione da gennaio a dicembre), dimostra a tutti che la propensione verso il veicolo ricreazionale, non è più solo per “testare una diversa tipologia di vacanza”, ma una scelta vera e propria. Stessa cosa è accaduta per il comparto delle caravan, seppur con cifre minori.
E poiché questo “fenomeno” è stato rilevato non solo in Italia, ma anche in Europa, si inizia ad avere la consapevolezza che non stiamo parlando più solo di un, lo ripetiamo, “fenomento temporaneo”, dovuto a fattori ben precisi del momento, ma una scelta sociale e culturale.
Una scelta fatta da coppie e famiglie che nel camper e caravan hanno visto la possibilità di vivere in prima persona l’esperienza del proprio tempo libero e il contatto con la natura, come una terapia di benessere.
Quel benessere chiamato “camperterapy” di cui abbiamo già parlato in precedenza in un nostro articolo e tanto se ne è parlato in occasione dell’ultimo Salone del Camper 2021.
Certamente l’aumento delle immatricolazioni camper subisce anche la problematica dell’approvvigionamento dei materiali, dei telai di base e dei costi delle materie prime. Problema che come sappiamo bene tutti non riguarda solo questo settore. Di questo ne ha parlato in modo approfondito il Presidente di APC Simone Niccolai nel comunicato stampa che alleghiamo.
Vedi il Comunicato Stampa di APC
Conclusioni
La nostra speranza è che l’aumento delle immatricolazioni equivalga anche ad un’adeguata apertura delle Amministrazioni Regionali e Comunali, che vedano nel turismo itinerante quell’opportunità di crescita dell’economia locale, che tutti noi che ci confrontiamo con loro da sempre auspichiamo.