Il Museo del Cinematografo a Zibello, conosciuto anche come Collezione Narducci, è uno splendido esempio di come la passione di due fratelli possa realizzare cose eccezionali. Ospitato all’interno di un grande convento del ‘500, questo è molto più che un museo.
Come nasce la Collezione Narducci
Fin dall’età di 16 anni i fratelli Narducci, Amedeo e Luciano, appassionati di cinematografo, giravano per le strade sterrate delle campagne del piacentino in bicicletta con un proiettore, un telo bianco e qualche bobina cinematografica da mostrare alle famiglie abitanti delle cascine.
Immaginatevi la scena: questi due giovani, che entravano nelle case delle persone, regalando così un sogno, una magia, minuti preziosi nella vita di coloro che trascorrevano le giornate in faticosi lavori agricoli in cambio di qualche prodotto della loro terra, come gli ortaggi, la frutta e le uova.
La passione dei due giovani cresceva con loro nonostante la loro vita famigliare e lavorativa, così iniziarono a ricercare e collezionare importanti attrezzature cinematografiche, ad esempio bobine, vetrini, immagini fotografiche e di cartellonistica, sistemi di registrazione e riproduzione di suoni ed immagini.
Luciano divenne anche scenografo e tecnico audio e video per emittenti locali, tra cui TELE DUCATO, affinando in tale maniera le doti innate e proseguendo anche nel perfezionamento delle sue capacità di restauro meccanico dei pezzi collezionati, garantendone sempre la funzionalità.
Purtroppo Amedeo venne a mancare, ma Luciano continuò nella sua passione in memoria del fratello garantendogli la cura e la valorizzazione di una collezione unica nel suo genere, che ad oggi conta centinaia di attrezzature di notevole valore e rarità.
Nel corso degli anni si è creato un patrimonio ricco e articolato che racconta in tutta la sua complessità la storia dello “spettacolo cinematografico”.
La collezione comprende:
- film
- documenti d’archivio
- manifesti e materiale pubblicitario
- apparecchi perfettamente funzionanti
- bozzetti
- documenti sonori
Inoltre presenti macchine ottiche pre-cinematografiche (lanterne magiche), attrezzature cinematografiche antiche e moderne e pezzi provenienti dai set dei primi film italiani ed altri cimeli nazionali e internazionali.
Testimonianze fotografiche e cartacee di alcune tra le figure principali che contribuiscono a realizzare tra i più importanti film italiani ed esteri.
Inoltre un’imponente collezione di manifesti cinematografici, una collezione di pellicole in bobina e in VHS, in costante ampliamento.
Informazioni tecniche per la visita del museo
L’ingresso è gratuito e la sede è situata presso l’ex Convento dei Padri Domenicani, in Contrada Giovan Francesco Pallavicino, a Zibello (PR).
L’apertura è sabato e domenica dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 15:00 alle 18:30.
Per visite programmate e scolaresche si consiglia di prenotare ai seguenti recapiti:
- Tel: 345.4482948 oppure 347.4065078
- Comune di Polesine Zibello 0524.939711
- e-mail annamazzari@alice.it
Si può parcheggiare il camper in Via Caduti di Nassyiria, non c’è l’attacco per la luce, né lo scarico, il più vicino si trova presso l’area sosta di Roncole Verdi.