I Parchi del Ducato e le 5 realtà di cui sono composti, sono l’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Occidentale: siamo quindi in Emilia, sia parmense che piacentina.
Vediamoli uno per uno e cosa si può fare al loro interno:
Parco Fluviale Regionale del Trebbia

La realtà del Parco Regionale Fluviale del Trebbia tutela circa una trentina di chilometri del corso d’acqua omonimo. Va da Rivergaro sino alla confluenza nel Po, ai margini occidentali dell’area urbana di Piacenza, e comprende, a monte della confluenza, circa cinque chilometri della riva piacentina del Po.
Il suo paesaggio è dominato dalle ampie zone di greto del Trebbia, di notevole importanza per l’avifauna migratoria, e dai terrazzi fluviali dove praterie e arbusteti si alternano a colture agricole tradizionali e a zone ancora soggette ad attività estrattive.
Cosa fare nel Parco del Trebbia?
Passeggiate e giri in bicicletta su entrambe le rive del fiume attraverso carraie e strade bianche, sono le didattiche da fare. Ci sono infatti percorsi ciclabili ed altri, sono in via di completamento.
Ti diamo qualche consiglio su cosa puoi trovare e anche dove sostare, specialmente nei parcheggi dei centri visita.
Parco Fluviale Regionale del Taro

Passiamo ad una realtà del parmense, un parco che tutela il tratto di fiume tra Fornovo e Pontetaro ed ha un’estensione di circa 2000 ha (oltre 3000 se si include l’area contigua).
Da anni l’Ente sta operando per salvaguardare questo importante corridoio naturale, in cui convivono luoghi ad elevata naturalità, aree agricole e altre profondamente modificate dall’uomo.
Questa è un’area protetta di grande importanza come rotta di migrazione e sito di nidificazione di diverse specie di uccelli, e rappresenta un luogo ideale per il turismo verde.
Distante pochi chilometri dal centro di Parma, con il tuo camper è l’ambiente perfetto per escursioni facili, percorsi di cicloturismo e mountain bike, per il birdwatching e per la sua vicinanza ad altri luoghi di interesse storico e paesaggistico: il Museo Ettore Guatelli e il Parco Boschi di Carrega.
Cosa fare nel Parco del Taro?
Come detto passeggiate e visite culturali, grazie alle piste ciclo-pedonali che collegano i Musei del Cibo e culturali, come il Guatelli. Leggi questi consigli
Parco Regionale Boschi di Carrega

Questo è stato il primo Parco della Regione Emilia Romagna, infatti è stato istituito nel 1982 ed è in provincia di Parma.
Si estende fra il fiume Taro e il torrente Baganza ed ha un’estensione di circa 1270 ha.
Tutela un’area boscata collinare di grande interesse naturalistico, storico e culturale.
Attorno infatti hai l’elegante paesaggio di boschi, prati stabili e seminativi solcati da numerosi ruscelli e piccoli specchi d’acqua artificiali, creati a scopo paesaggistico ed irriguo tra la fine ‘800 e i primi del ‘900.
Per gli amanti della storia e dell’arte questo parco custodisce anche alcuni preziosi gioielli architettonici, come il Casino de’ Boschi.
Cosa fare nel Parco dei Boschi di Carrega?
Con il camper puoi arrivare tranquillamente nei parcheggi dei centri visita e poi addentrarti nei laghi attraverso i percorsi ciclabili e pedonali. Utilizzando infatti gli ampi parcheggi disponibili agli ingressi da Sala Baganza (Case Nuove) e da Collecchio (Conventino) è possibile girovagare nel verde per tutta la giornata.
Inoltre i Boschi di Carrega offrono in ogni stagione motivi di interesse, numerosi sono i sentieri e le passeggiate ma anche alla storia di Maria Luigia e al Casino.
Leggi i consigli su cosa puoi trovare e fare, nella natura del Parco
Parco Regionale dei Cento Laghi

Siamo in pieno Appennino e sempre in provincia di Parma: questo Parco, dalle diverse fasce altimetriche (dai 400 ai 1650 m s.l.m.) garantisce una notevole varietà di ambienti e un elevato grado di biodiversità.
Stiamo parlando di un ambiente ancora integro, dove da secoli la natura si sposa con il vivere dell’uomo, per dare vita ad eccellenze agroalimentari conosciute e apprezzate in tutto il mondo come il Parmigiano-Reggiano DOP e il Prosciutto di Parma DOP.
Un territorio dove si abita, si lavora… si vive!
Un’accogliente “terra di mezzo” tra le grandi città della Pianura Padana e l’isolato e selvaggio crinale Tosco-Emiliano.
Nato nel 1995 come Parco di Crinale dell’Alta Val Parma e Cedra, dopo l’istituzione (2001) e l’ampliamento (2010) del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, il Parco Regionale ha riconfigurato il proprio territorio e ha cambiato la propria “missione”.
Non più solo tutela degli splendidi ambienti, ricchi di natura e quasi completamente disabitati, ma piuttosto valorizzazione del paesaggio rurale di media montagna, ancora ben conservato e ricco di biodiversità, agricoltura, prodotti tipici, cultura e turismo.
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Produttori Alta Val Parma
Cosa fare nel Parco dei 100 Laghi?
Sicuramente semplici passeggiate o escursioni non solo a piedi nei percorsi tracciati, a cavallo o mountain bike perchè sui crinali, dove la fatica si fa sentire, è qui che si vede chi ha fisico! Tante anche le aree pic-nic per godere di uno spuntino, con davanti un panorama da favola.
Questi i consigli e più informazioni che puoi trovare.
Parco Regionale dello Stirone e del Piacenziano

Ti presentiamo infine la quinta, ma non l’ultima per importanza delle realtà che compongono I Parchi del Ducato le 5 realtà.
Il Parco, nel suo attuale assetto, è nato alla fine del 2011, dall’unione tra il Parco Regionale Fluviale dello Stirone e la Riserva Naturale Geologica del Piacenziano.
- L’Area Stirone si trova tra le province di Parma e Piacenza, nei comuni di Fidenza (PR), Salsomaggiore Terme (PR), Alseno (PC) e Vernasca (PC), e si sviluppa ai lati del Torrente Stirone
- L’Area Piacenziano si sviluppa tutta in territorio Piacentino e tutela le nove stazioni dell’Ex Riserva, fisicamente separate tra loro, distribuite in cinque diverse vallate, e ricadenti nei Comuni di Castell’Arquato, Lugagnano Val d’Arda, Vernasca, Gropparello e Carpaneto Piacentino.
L’intero Parco riveste una straordinaria importanza dal punto di vista paleontologico, grazie alla notevole presenza di reperti fossiliferi dell’era Terziaria e Quaternaria, portati alla luce da processi erosivi, che lo hanno reso noto al mondo scientifico internazionale.
Cosa fare nel Parco dello Stirone e Piacenziano?
Grazie al parcheggio del centro visita, si snodano percorsi naturalistici importanti. Per gli appassionati di fotografia, questo è un luogo molto interessante proprio grazie alla varietà di volatili da immortalare.
Ecco i consigli forniti dai Parchi del Ducato
Come contattare i Parchi del Ducato
Per ogni informazioni sulle visite o sul materiale ti consigliamo di contattare :
Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Occidentale
Sede: Strada Giarola, 11 – 43044 Collecchio (PR)
Tel. 0521 802688 | info@parchiemiliaoccidentale.it