Parma è la città degli anolini, del Parmigiano Reggiano, del gustosissimo Prosciutto e molti sanno anche che negli ultimi anni è diventata City of Gastronomy dell’Unesco. Insomma una piccola perla emiliana ricca di storia, arte e buona cucina, in cui tanti possono dirti che “si vive davvero bene”. Ma veniamo al dunque, che la cultura gastronomica parmigiana sia una grande eccellenza ormai è assodato, ma dove si possono degustare i prodotti tipici e i piatti della tradizione? Ecco 5 indirizzi dove mangiare a Parma, da segnare subito in agenda per il prossimo viaggio in camper!
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La Porta a Viarolo, tra eccellenze e pasta fresca fatta a mano
Alla Porta a Viarolo non si gustano solo i piatti della tradizione parmigiana, come i tortelli di erbetta o i secondi gustosi come la Punta di vitello ripiena, ma si entra nel cuore di una famiglia che dalla collina ha deciso di trasferire nella Bassa l’esperienza nella cucina parmigiana, riaprendo una storica osteria della zona con il sostegno di tutta la famiglia. Proprio in questi locali situati in Strada Provinciale 103 a Viarolo di Trecasali si continua a tramandare la storia e le tradizioni della città con tutta la passione e l’amore per la cucina e specialmente per i primi piatti fatti di pastra fresca fatta a mano, al momento. Una giovane Nicole gestisce con orgoglio la sua cucina e l’aiuto della sua famiglia la trattoria, continuando ad essere un punto di riferimento per i piatti della tradizione.

Trattoria Corrieri, rustico al punto giusto
La Trattoria Corrieri è una pietra miliare della ristorazione parmigiana. È situata in Strada Conservatorio, nel centro storico della “piccola Parigi”. Un locale rustico con colonne di pietra e ampie volte bianche: questo è l’ambiente perfetto per una cena tra amici o in famiglia. Fin dal 1800 i corrieri che viaggiavano a cavallo, si fermavano in questo luogo per rifocillarsi, anche oggi la trattoria ha voluto mantenere la stessa anima, ovviamente rinnovandosi.
Da non perdere qui sono la vecchia di cavallo, uno dei piatti tipici e forse, meno conosciuti di Parma. Si tratta di un secondo piatto a base di carne di cavallo, fatta cuocere insieme ai pomodori, ai peperoni e alle patate in un soffritto di cipolla, aglio, prezzemolo, sedano, con l’aggiunta di un po’ di brodo. La vecchia va bevuta con un buon bicchiere di vino rosso. E per un primo piatto? I cappelletti o “anolén” come vengono chiamati in dialetto.
Ristorante Cocchi, il paradiso dei bolliti
Per i parmigiani, il paradiso è un carrello di bolliti fatto alla vecchia maniera. Inutile dire quindi, che il paradiso a Parma ha un indirizzo ben preciso ed è via Gramsci 16/A, dove ha sede il ristorante Cocchi. La sua storia inizia nel 1925 e si è evoluta fino ad oggi, facendo scoprire a tutti, le tradizioni gastronomiche parmigiane. Che cosa caratterizza il ristorante Cocchi? Una cura maniacale per i dettagli: solo materie prime selezionate, la pasta è sempre tirata a mano e i piatti sono accompagnati dai migliori vini locali e regionali, custoditi nell’enoteca del ristorante (dove è possibile fare degustazioni).
Una grande ricerca nella proposta di piatti della tradizione, alcuni rivisitati in chiave moderna. Da non perdere è ovviamente il carrello dei bolliti misti con salse, purè e mostarda, ma attenzione: lo potrai degustare solo tra settembre e aprile, perché è quello il periodo giusto!
Ristorante Leon d’Oro, gustare Parma tra Verdi e il “mat Sicuri”
Il ristorante Leon d’Oro di Parma è gestito dai Ghinelli, ristoratori da tre generazioni che si definiscono “schietti e sinceri, come la loro cucina”. Al Leon d’Oro si gustano i sapori della vecchia Parma, proprio come vuole la tradizione.
Porzioni abbondanti, materie prime locali e un ambiente davvero accogliente, in cui si può cenare a fianco del ritratto di Giuseppe Verdi e di uno dei personaggi storici di Parma: il “mat Sicuri”.
Il ristorante Leon d’Oro è anche hotel ed è situato vicino alla stazione ferroviaria. Qui si ragiona per carrelli (non per piatti), quindi c’è il carrello dei bolliti, quello dei salumi, quello degli arrosti, quello dei dolci e infine, non possono mancare anche quello delle verdure e della frutta (per digerire meglio!).
@Officina Alimentare Dedicata
Officina Alimentare Dedicata, il regno del biologico e dello stagionale
Infine, tra i nostri consigli di dove mangiare a Parma, c’è l’Officina Alimentare Dedicata, il più giovane dei 5 indirizzi da non perdere. Qui vige un imperativo: biologico e stagionale. Per questo il menù è calibrato a seconda di che cosa offre la natura e quali sono i prodotti del periodo. Anche qui si possono degustare i piatti della tradizione parmigiana, ma in un ambiente informale e con un concept decisamente innovativo. Si trova nel centro storico di Parma e il menù racconta i piatti del territorio, come se fossero strumenti di un’officina meccanica. Così nelle oliature si trovano la giardiniera fatta in casa, la polenta e la torta fritta; nelle fresature invece ci sono i tortelli, mentre nelle saldature c’è la carne, ovviamente di Vacche Rosse nostrane.
Le nostre personali conclusioni
Lo sappiamo bene: per ogni gusto, c’è il proprio ristorante, ma una cosa li accomuna tutti: il gusto della tradizione! In ogni locale di questi troverai sicuramente l’eccellenza di un piatto che solo in città puoi gustarlo a dovere.
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Buon appetito da Angela e Monica