Catania città di mare, portuale cosmopolita, tanto da essere definita da più di un catanese città sudamericana è la meta di questo viaggio.
Seguimi ti porterò con me in giro per Catania suggerendoti cosa vedere avendo anche solo un paio di giorni a disposizione.
Attraversando questa città ti accorgi subito che ogni sua strada è un mondo a sé. Distrutta nove volte e altrettante volte risorta, Catania è oggi uno dei centri più popolati della Sicilia: pensa che il Comune di Catania conta 298.000 abitanti, ma la Città Metropolitana di Catania con i suoi 58 comuni fa 1 milione di abitanti!.
Catania è talmente caotica che un amico catanese mi ha detto:
“comunque ti muovi in macchina, che tu ti metta a destra o a sinistra, sei nei piedi. E comunque tu ti muova qui ti suonano. Figurati se devi girare per Catania con un camper da 7 metri!”
Ma Catania è una meta che non puoi tralasciare visitando la Sicilia: innanzitutto, ti colpisce la vitalità e il rapporto simbiotico con a’Muntagna (Etna): due caratteristiche, queste, che rendono Catania straordinariamente unica in Sicilia.
E poi: i parchi, l’Università, il cibo e la vita notturna. Tutto concorre al fascino della città più giovane e dinamica della Sicilia. Ti ho incuriosito? e allora partiamo!

Catania cosa vedere
Se come me entri dal porto e attraversi Porta Uzeda, ecco che immediatamente ti trovi in Piazza Duomo con uno splendido panorama composto da:
- Palazzo dei Chierici
- Museo Diocesano
- Terme achilliane
- Cattedrale di Sant’Agata
- Palazzo degli elefanti del 1600 ora sede del Municipio di Catania
al centro la splendida Fontana dell’Elefante simbolo della città.
Leggermente nascoste rimangono invece:
- La bellissima Fontana dell’Amenano
- A’ Piscaria
- e vicoli come via Gisira e via Pardo con i coloratissimi ombrelli appesi dove fermarsi per gustare le tipicità catanesi.
A nemmeno 500 metri da questa Piazza in via Sant’Anna al numero 8 ti aspetta la casa di Giovanni Verga con il suo museo.E appena più in là in via Vittorio Emanuele II, l’Antico Teatro greco-romano e la casa natale di Vincenzo Bellini con il relativo museo. Non dimenticare il MACS il museo d’Arte Contemporanea Sicilia.
Da piazza Duomo inizia la grande via Etnea, la strada dello shopping e del passeggio festivo dei catanesi. Su questa via da cui si ammira “a’ Muntagna” si affacciano grandi palazzi storici, come Palazzo San Giuliano e l’Università degli Studi, entrambi su Piazza Università con i suoi lampioni bronzei. Oppure la Basilica della Collegiata al cui interno si trova La Candelora, portata a spalla per la festa di Sant’Agata patrono di Catania.
Ti sembrerà strano ma la distanza percorsa è solo di alcuni chilometri e ti rendi già conto che davvero a Catania sono tante le cose da vedere!
Ma procediamo con ordine
Piazza dell’elefante e il Duomo
La piazza è dominata dalla fontana composta da un elefante scolpito in lava nera su cui posa un obelisco egizio. A questa Fontana è legata una leggenda: sembra che la statua abbia il potere di placare l’ira dell’Etna.
Il Duomo è la Cattedrale di Catania; in stile barocco, lascia intravedere resti normanni e della precedente basilica romana ed è visitabile gratuitamente. Al suo interno contiene le reliquie di Sant’Agata martire e patrona della città, la tomba del compositore catanese Vincenzo Bellini (hai presente la Callas che canta l’aria Casta Diva de La Norma?). Ma ti invito anche ad entrare in Basilica per ammirare la bellezza degli interni e dello storico organo realizzato da Théodore Jaquot nel 1877.
A fianco del Duomo si trova il Museo Diocesano con le terme Achilliane.Ti consiglio di entrare e salire sulle terrazze per ammirare l’imperdibile veduta panoramica. Per le visite leggi qui.
Fontana dell’Amenano
Catania è attraversata dal Fiume Amenano che a causa delle numerose eruzioni dell’Etna avvenute nei secoli, fu a poco a poco seppellito, facendolo diventare il fiume sotterraneo che oggi si conosce.
il fiume è un po’ il simbolo di Catania che nonostante la lava e le ceneri è sempre rinata. E se vuoi sapere Catania cosa vedere cerca la Fontana del’Amenano: fu realizzata nel 1867 e serve per incanalare il fiume che spesso allagava la Piazza Duomo nel suo viaggio sotto la città.
A’ Piscaria
Se ti sei lasciato alle spalle la fontana sentirai sicuramente il vociare agitato di venditori e l’odore di pesce, netto e percepibile. Una cosa di Catania che a mio avviso deve vedere è proprio il mercato del pesce; magari meglio al mattino presto, quando lo spettacolo, quasi teatrale, va in scena tra bancarelle colme di pesce, all’aperto e sotto i portici. Non puoi perdertelo.
Continuiamo la nostra passeggiata lungo via Etnea, lastricata di pietra nera. Il contrasto tra il nero dei marciapiedi e strade, con il bianco della pietra calcarea dei palazzi, specie con la pioggia è netto, ed è facile intuire perché Catania sia anche chiamata la Città Nera.
Catania cosa vedere in un paio di giorni continua
Basilica La Collegiata
La splendida facciata barocca di questa che è tra le più antiche chiese di Catania è inserita nel patrimonio mondiale dell’umanità UNESCO. La bellissima chiesa oggi viene spesso usata per i matrimoni e custodisce all’interno una delle candelore che precedono il fercolo di Sant’Agata durante la processione. Pagando €5,00 potrai salire sulla terrazza ed ammirare anche da qui il colpo d’occhio a 360° sulla città.
Spostiamoci ora di poche centinaia di metri: ci troviamo in via Crociferi una via particolarissima di Catania, ricca di chiese che purtroppo ho trovato chiuse. Ma rimane l’impatto della bellezza architettonica di questa via set di diversi film: pensa in non più di 200 metri si trovano quattro chiese con tre monasteri e un collegio.
Nella nostra passeggiata per scoprire Catania cosa vedere, torniamo verso il porto e ci fermiamo al
Teatro Antico greco-romano
Praticamente nella zona centrale di Catania questo teatro fu costruito in un’area dove sorgeva l’Acropoli. Negli anni è stato teatro di eventi culturali anche di un certo rilievo. Il teatro è attraversato nel suo sottosuolo dal fiume Amenano che d”inverno ingrossandosi allaga il proscenio del teatro. Si pensa che fosse usato nell’antichità per spettacoli d’acqua .Uno dei monumenti di Catania da visitare di sicuro.

Ultima tappa è il Castello Ursino
A metà del 1200 Federico II di Svevia fece costruire questo castello, come fortificazione difensiva a poca distanza dal mare e circondato da un fossato. E a guardarlo ora non sembrerebbe. Ma durante l’eruzione del 1669 fu circondato dalla lava e la colata, proseguendo verso il mare, lo distanziò dal mare di diverse centinaia di metri, come ci appare oggi.
Il castello ha una storia lunga e “vissuta”: pensa che oltre ad essere dimora reale di sovrani, alla fine del 1200 nel castello si vissero alcuni dei momenti più importanti della guerra dei Vespri Siciliani. Dal 1934 è diventato museo civico di Catania con una ricca pinacoteca e numerosi reperti archeologici. Visitabile al costo di €6,00 a persona.
Ma a questo punto la nostra passeggiata per le vie di Catania cosa vedere, ci ha fatto venire fame non trovi?
Beh credo che per non dilungarci troppo qua, l’argomento richieda un articolo dedicato. E non ti deluderò: a Catania c’è davvero tanto da gustare e apprezzare. Sia seduti comodamente a tavola o seguendo il profumino degli street food.
Nel frattempo se vuoi un’anteprima della bontà della cucina siciliana leggi l’articolo di Monica in visita a Trapani
5 piatti tipici da mangiare a Trapani
La passeggiata per Catania può continuare verso l’Anfiteatro romano oggi in ristrutturazione, o i giardini rigogliosi di Villa Bellini senza dimenticare l’antico Monastero del 1500 dei Benedettini. E alla fine i chilometri a piedi saranno tanti!
Oppure, e io ti consiglio di farlo, uscire dalla città in bicicletta o scooter e arrivare alle località balneari di Aci Castello, Aci Trezza, Capo Mulini, mete delle domeniche dei catanesi e arrivare a Santa Maria la Scala…qui in scooter o in camper però.
Catania cosa vedere nei dintorni

Ovviamente parlando di Catania il pensiero corre subito all’Etna, che domina il paesaggio di tutta la costa da Taormina fino ad Augusta, ed è una tappa che assolutamente va inserita. Vuoi per la sua importanza: è il vulcano più alto d’Europa e quello più attivo. Ma anche per il panorama lavico che lo abbraccia e la difficoltà di vita condivisa sia vegetale che umana che tenacemente abita le sue pendici.
Ma controlla il meteo prima; noi siamo partiti da Catania con l’intento di salire in funivia, ma arrivati al Rifugio Sapienza, è scesa una fitta coltre e ha iniziato a piovere.
Ti voglio invece suggerire Santa Maria la Scala, un piccolo borgo di pescatori abitato in inverno da 200 anime.
E’ incastonato ai piedi della Timpa di Acireale (una imponente scarpata), con il porticciolo, un antico mulino, oggi ristorante e un bel lungomare, dove fuori stagione puoi sostare in camper, su cui si affacciano le antiche case dei pescatori.
Questo piccolo borgo, intatto nella sua originaria architettura marinara, per secoli fu il porto di Acireale. Qui arrivavano le merci che salivano, grazie ad una mulattiera. lastricata e ancora percorribile, che parte dall’Antico Mulino e risalendo la Timpa, aveva come sosta la Fortezza del Tacco (oggi sede di una riserva naturale) e arrivava ad Acireale. Inutile dirti che il panorama dalla mulattiera verso il mare e la costa è davvero emozionante. Proprio sotto il mulino ancora oggi esce un ruscello di acqua dolce dove le donne del paese fino a metà degli anni 70 usavano lavare il bucato. Così mi ha raccontato un’amica del borgo.
Se pensi ad una sosta del gusto, sei nel posto giusto. Noi ci siamo fermati in una trattoria che da 3 generazioni propone una cucina genuina e semplice fatta di prodotti locali e pescato del giorno.
Ti consiglio di prenotare: i posti sono davvero pochi e Trattoria La Grotta è conosciuta. Prima di ordinare ti verrà consigliato di controllare il banco del pesce e scegliere. Il pesce ti verrà pesato prima di entrare in cucina per essere preparato.

Vuoi sapere cosa ho scelto io? In questo angolo di Sicilia ho scoperto un particolare mollusco: l’Occhio di Bue conosciuto anche come Orecchiette di Mare o Abalone. E’ tipico del litorale etneo, ha una conchiglia con cui si attacca allo scoglio e viene pescato manualmente. Squisito semplicemente lessato e condito con olio prezzemolo e limone. Un’ottima scoperta!
Come spostarsi e dove sostare a Catania
In questo viaggio il modo migliore per spostarsi in questa città caotica sono le linee pubbliche o le due ruote. A tal proposito ti segnalo la Catania Pass è la card turistica che permette al costo di €12,50 al giorno, l’accesso gratuito o agevolato nei musei convenzionati, l’utilizzo illimitato del trasporto pubblico urbano, comprese linea Alibus e metro. Acquistabile all’Info Point e nei punti vendita dei titoli di viaggio AMT.
Per la sosta camper invece, a parte seguire il consiglio di amici catanesi, di non lasciare il camper incustodito in libera nei parcheggi cittadini (ma è un problema comune di molte grandi città), ci sono alcune possibilità.
- In Viale Presidente Kennedy si trova l’Area Lua Beach. Aperta tutto l’anno offre 30 piazzole su erba con allaccio luce, docce e servizio di carico/scarico a 20 minuti a piedi dal centro storico. Tariffe in bassa: €10,00 per la sosta €5,00 per l’elettricità docce a gettone.
- In Via Giovanni da Verrazzano si trova a fianco caserma Carabinieri un autoparco privato e custodito 24 ore con spazi per auto camion e camper, con attacco luce, colonnine per l’acqua e pozzetto di scarico.
Noi abbiamo optato per il Camping Jonio direttamente sul mare di scogli, in zona residenziale e tranquilla. Sulla ciclabile che porta alla spiaggia di San Giovanni Licuti e Catania e verso Aci Castello. Aperto tutto l’anno offre piazzole miste con ombreggiatura artificiale, servizio di ristorazione e lavanderia interni, e poco lontano centro commerciale. Una sosta davvero molto tranquilla dove rilassarsi anche godendo del sole fuori stagione e dove abbiamo mangiato squisite linguine al nero di seppia, cucinate con una ricetta davvero particolare.
Conclusioni pensando a Catania cosa vedere
Lo so potevo parlarti anche di tutta la zona etnea, di Bronte e i famosissimi pistacchi: a proposito sai che il pistacchio ci regala il suo prezioso frutto ogni due anni?
Oppure Zafferana Etnea considerata la porta d’accesso all’Etna, ma credo che valga la pena assaporare questa città metropolitana a piccoli morsi, per apprezzare la bellezza, ma anche vedere le grandi difficoltà in cui vive (comune commissariato dal settembre 2022). Inoltre, come vedi non ti ho ancora parlato della sua cucina!
Quindi ti aspetto con il mio prossimo consiglio su Catania.
Angela