Se sei un appassionato di natura e di belle passeggiate e magari di percorsi ciclabili fatti in tranquillità, noi ti consigliamo di andare nei Boschi di Carrega: siamo nelle prime colline del parmense e ti raccontiamo quali itinerari in camper e qualche mappa utilizzare per godere di questo splendido paesaggio.
Un po’ di storia…

E’ stato il primo Parco della Regione Emilia Romagna e si estende tra il fiume Baganza e il Taro appena fuori da Parma.
Fa parte dei Parchi del Ducato ossia l’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Occidentale e il suo compito è quello di tutelare tutta l’area boschiva e il suo patrimonio.
L’area protetta è di particolare pregio naturalistico e storico-culturale e i boschi sono composti da querceti misti, castagneti e da una faggeta di antico impianto.
Nel percorso attraverserai piccoli rii, laghetti e gli splendidi giardini monumentali realizzati intorno alle ville storiche.
Sarà anche possibile vedere, se sei fortunato (e magari in lontananza) lepri, scoiattoli e caprioli, assidui frequentatori di questo ambiente.
I Farnese, scelsero questo luogo per i periodi di villeggiatura e caccia infatti trovi ancora alcune strutture come la Villa Casino dei Boschi, attualmente sede del Centro Parco Casinetto e la Villa del Ferlaro, tra le più interessanti del periodo di Maria Luigia.
Anche il Centro Visite Levati è ricavato dalla ristrutturazione di un vecchio rustico.
Come arrivare ai Boschi di Carrega in camper

L’uscita autostradale piú vicina è Parma Ovest per chi percorre la A1, Fornovo Taro per chi scende dalla Cisa (A15). Occorre poi seguire le indicazioni per Collecchio o Sala Baganza.
Ci sono diversi punti di accesso:
- Per chi arriva da Collecchio, l’area di sosta consigliata è quella del Serraglio, all’inizio di Via del Conventino, in cui il transito delle auto è sempre vietato.
- Da Sala Baganza si imbocca Via Olma (in direzione Talignano) e si parcheggia all’area di sosta Case nuove; dal parcheggio fino alla frazione di Talignano il transito è vietato da aprile a ottobre nelle domeniche pomeriggio.
Ti alleghiamo anche la mappa direttamente dal sito dei Parchi del Ducato in modo che tu ti possa ritrovare, anche se è facile da queste indicazione e poi perchè molto ben segnalato.
Sono solo parcheggi dove puoi sostare senza servizi. L’area di sosta più vicina è a Collecchio o Sala Baganza.
Boschi di Carrega: gli itinerari a piedi, in bici o Mtb

Il Parco è dotato di un buon sistema di segnaletica: all’inizio di entrambi i parcheggi trovi cartelli che ti indicano, e anche lungo il percorso, cosa trovi lungo il cammino, i tempi e dove arriverai.
I percorsi attraversano i boschi secolari di faggi, i laghetti e la natura con il suo foliage, che ti stupirà: in qualunque modo lo fai, ne rimarrai affascinato e saranno i colori a parlare da sé.
Ti lasciamo questa mappa dove i Parchi del Ducato hanno tracciato diversi percorsi che puoi tranquillamente fare, a piedi, o in bicicletta oppure in Mtb, nei percorsi delle ciclovie.
Inoltre, per gli amanti della bicicletta o Mtb ci si può collegare anche con la vicina Ciclovia del Parco del Taro: questa mappa ti collega a tutto il Parco.
I Boschi di Carrega per bambini: i laghi

Una delle attrazioni del parco sono i laghetti artificiali (non tutti, quello di Montetinto, è vero) che si trovano nei vari percorsi: se parti da Via del Conventino, puoi arrivare ai Laghi della Svizzera e della Grotta. Oppure proseguendo la strada, attraverso il Bosco della Capannella al Lago delle Vigne oppure al Lago di Ponte Verde.
Dal parcheggio di Via Case Nuove, invece vai al Casino dei Boschi, l’edificio fatto costruire tra il 1775 e il 1789 dalla Duchessa Maria Amalia di Borbone. Nel 1819 Maria Luigia d’Austria, nuova Duchessa di Parma, acquistò la villa e la tenuta annessa.
Oggi è consentita la fruizione al pubblico del Parco Monumentale. L’interno della villa non è visitabile, mentre al giardino si accede con escursione guidata a piedi o in carrozza. Qui sono garantiti gli spazi verdi adatti per i più piccoli e poter girovagare, perchè il giardino è formato soprattutto di sempreverdi, abeti, cipressi, tuie, cedri di varie specie che si mescolano a enormi platani, lecci e tassi. Conserva inoltre alcuni esemplari monumentali, tra cui un enorme tasso ed una sequoia nei pressi del Casino.
E dopo il movimento, non viene appetito?
Mi pare ovvio che dopo una bella escursione e vien l’orario di pranzo o cena, la curiosità non spiga una persona ad assaggiare e degustare i prodotti tipici locali: ti vogliamo dare qualche consiglio, dove poterti spostare in camper.
- All’interno del parco, trovi il bar Ristoro Ponte Verde, qualche metro prima di arrivare al Lago Verde ed è un punto sosta dove riposarti e per i più piccoli lo spazio per divertirsi con i giochi. (verifica orari e giorni di apertura)
- Ristorante I Pifferi e Trattoria Pizzeria la Sevra, sono i primissimi che trovi nelle immediate vicinanze. Cucina tipica locale con primi e secondi e pizzeria.
- Puoi proseguire verso Sala Baganza oppure verso Talignano oppure verso Via Spezia, a Collecchio e ritornare in città.
La nostra esperienza e i nostri consigli
Se cerchi un fine settimana all’insegna della natura e della tranquillità, questo è il luogo che fa per te: a piedi, in bicicletta o Mtb, percorsi più lunghi oppure più semplici.
Puoi anche sostare con il tuo camper nei parcheggi e ripartire per un altro viaggio, magari nella vicina Sala Baganza, con la sua splendida Rocca Sanvitale e il Museo del Vino aperto solo nel fine settimana. Ti mettiamo l’allegato
Insomma,a nostro avviso è una bella occasione per un fine settimana ma anche oltre, per conoscere un territorio e portarsi a casa uno splendido ricordo, conoscerlo e sicuramente, per ritornare.
Ovviamente è sempre necessario, dato i tempi, avere ogni misura anticovid quindi mascherina obbligatoria con sé e ricordiamo sempre di non gettare rifiuti a caso durante il percorso.
I nostri amici pelosi, purtroppo, non sono graditi e quindi non è possibile accedere con loro. Il parco come detto è zona di fauna selvatica ed inoltre è frequente la presenza di zecche. Quindi per questi motivi è meglio non portarli. Al di fuori del parco sicuramente sì.