Siamo sempre più convinte che i borghi in Appennino modenese in camper e moto regalano un senso di libertà unico e l’amore per la strada e i panorami accomunano entrambe le esperienze.
Ti portiamo in giro in Appennino modenese, un itinerario da fare sia in camper che moto. Sei pronto? Iniziamo!
Fiumalbo

Siamo a 953 m. slm, a pochi chilometri dall’Abetone e all’ombra del Monte Cimone: questo borgo medievale immerso fra faggeti e prati regala al visitatore splendidi scorci passeggiando fra i suoi viottoli lastricati e le case in pietra.
Non a caso il Touring Club Italiano lo indica fra i borghi più belli d’Italia ma rimane comunque in Borgo poco conosciuto dal turismo nazionale.
Il borgo è ricco di chiese ben 7 e la più famosa è la chiesa di San Bartolomeo Apostolo del 1100 e all’interno conserva dipinti e sculture di Wiligelmo, colui che decorò il Duomo di Modena. Da visitare anche il quattrocentesco Oratorio di San Rocco.
La cucina tipica
In questo Borgo di confine la cucina propone profumi toscani e sapori tipici emiliani e noi abbiamo assaggiato diversi piatti:
- la tipica zuppa di cavolo nero
- borlenghi ripieni di lardo e salume
- ottimi sono i tortelloni ripieni di ricotta e erbe
In questa zona ovviamente anche il sottobosco propone ingredienti per la cucina: distese di funghi freschi o essiccati si trovano in tutte le botteghe del centro insieme ai mirtilli neri di Fiumalbo di cui sono famosissime le confetture, gli sciroppi e le essenze medicinali.
Sosta
La sosta camper è possibile nell’Area sosta Casalino un parcheggio a pagamento dove è possibile anche il carico/scarico. Le tariffe sono di € 10,00 per 12/h e €15,00 per 24/h maggiori info qui
Pievepelago
La prua dei nostri mezzi prosegue lungo questo viaggio per borghi e nel Parco del Frignano il paese successivo dell’Appennino modenese che ti invitiamo a visitare e Pievepelago.
Situato a 706 m slm in una conca circondata da boschi è la sede del Parco del Frignano ed è una meta turistica fruibile tutto l’anno grazie alle svariate offerte sportive che vanno dallo sci all’equitazione, all’escursionismo con itinerari che portano a laghi con panorami verso i crinali appenninici che sfiorano i 2000 metri. Il più famoso di tutti é il Lago Santo Modenese, il più grande lago naturale di questa provincia e che dista pochi chilometri da Pievepelago.
Sosta
A Pievepelago si può sostare nel campeggio Rio Verde attrezzato con piazzole e bungalows proprio sotto al paese.
Verso Riolunato e poi…
Lasciando la SS 12 dell’Abetone a Pievepelago e imbocchiamo la SP324, che sotto i boschi di questo versante del Cimone e costeggiando Il Torrente Scoltenna accompagna i nostri mezzi ai prossimi borghi.
Una sosta con la foto di rito te la consigliamo al Ponte delle Fate e al Ponte della Luna in prossimità di Riolunato.
Se ami di spazi liberi da Riolunato puoi prendere le indicazioni per Le Polle; qui in inverno partono sciovie del Cimone e qui si trova il Camping Le Polle e un parcheggio dove è consentita la sosta per i camper.
Proseguendo da Riolunato oltrepassiamo a Montecreto una piccola frazione immersa nei castagneti e dove si può soggiornare al Camping Parco dei Castagni da dove c’è la seggiovia che porta al Monte Cervola.
Sestola

Dominata dall’imponente complesso medievale del Castello fra i più antichi della provincia modenese, Sestola fu un avamposto degli Estensi in Appennino.
Circondata da una una natura meravigliosa, passeggiando fra le case colorate e tetti a spiovente tipici di questa zona montana, come abbiamo fatto noi durante le giornate di Ferragosto, diventa impossibile non è innamorarsi di questa “bomboniera”.
La posizione di questo Borgo dell’Appennino Modenese e la possibilità di praticare attività sportive durante tutto l’anno hanno fatto sì che Sestola sia molto spesso una meta ricercata specie nel fine settimana.
Una curiosità:
Il castello di Sestola ha origini antichissime e negli anni ha visto tanti passaggi di proprietà: nell’Ottocento è stato recuperato e trasformato in un penitenziario fino al 1866 e poi a seguire in una stazione meterologica e poi ancora in un sanatorio per bambini rachitici, sai perchè? La posizione del Borgo e la salubrità del clima ne fecero un adatto luogo di cura.
Da visitare assolutamente il castello al cui interno si trova il Museo della Civiltà Montanara, il Museo degli Strumenti Musicali Meccanici e la Stanza dei Ricordi della cantante lirica Teresina Burchi Reiter, famosa e applaudita soprano, interprete di Wagner.
Arrivati a Sestola è d’obbligo assaggiare la cucina locale
- Pasta all’uovo condita sia con i funghi che con ricette della tradizione di cui ogni trattoria ha una particolarità segreta
- cacciagione
- crescentine
- i ciacci che ogni visitatore non può non degustare accompagnata dagli ottimi salumi e formaggi locali.
Noi ci siamo deliziati con un ottimo coniglio alla cacciatora e tagliatelle all’uovo fatte in casa con un sugo di porcini.
Sosta
la sosta camper è consentita nel parcheggio libero di Via Guidellina vicino alle scuole e alla piscina e a un chilometro dal centro. Per il carico/scarico consigliamo il Camping Sestola appena sotto la piscina.
Monte Cimone
Sestola si trova in pieno territorio del Monte Cimone e dal centro si arriva con una strada piuttosto stretta inizialmente per i camper a Pian del Falco e al parcheggio camper di Passo del Lupo da cui parte poi la funivia per Pian Cavallaro.
La strada è piacevole anche per chi viaggia in moto infatti è splendido il panorama che si gode sia da Pian del Falco che dal parcheggio da dove parte la funivia e le varie escursioni che portano fino alla sommità del Monte Cimone: regalano panorami davvero emozionanti.
Dal Passo del Lupo si può deviare arrivando al Lago della Ninfa dove si trovano spesso i camper parcheggiati in libera e dove si può godere dell’accoglienza del Rifugio per una sosta o per cimentarsi nelle attività della pesca e fare delle escursioni nei boschi attorno. Inoltre il Baby Park e l’Adventure Park del Cimone in estate allietano i bambini con varie attività a loro dedicate.
Dal Lago della Ninfa si può procedere sulla piccola strada provinciale fino al parcheggio del Cimoncino da dove partono le altre seggiovie invernali, la pista da fondo e i sentieri escursionistici in estate.Qui si può sostare dove si può sostare in libera nel grande parcheggio asfaltato. Non ci sono servizi, ma la vista verso la pianura è veramente splendida e la sera il silenzio è assicurato.
Noi diverse volte ci siamo imbattuti nei gregge di pecore che passano intere giornate su questi prati pascolando ammirando il lavoro continuo di uomini e cani.
Fanano
Dal Cimoncino si scende fra alcuni agricampeggi e aziende agricole verso Fanano: situato a 640 m slm è inserito nel bellissimo contesto del Parco dell’Alto Appennino Modenese. I faggi hanno lasciato il posto ai castagni e alle querce che abbracciano questo piccolo borgo.
Essendo a soli 12 km dalle piste del Cimoncino, è meta turistica tutto l’anno sia per e attività invernali che per le escursioni estive a piedi e in MTB. Posizionato lungo la Strada Romea ha un centro storico molto carino, che trova in Piazza Corsini il cuore della cittadina, con la caratteristica forma a conchiglia e da dove partono e convergono le principali strade del borgo. Qui si affacciano alcuni palazzi storici tra cui Palazzo Fogliani, Palazzo Iacoli e Palazzo Franchini.
A Fanano da visitare sono la chiesa di San Giuseppe costruita nel 1619, considerata una delle chiese del seicento più belle di tutto l’Appennino. La Pieve di San Silvestro Papa eretta alla fine del XII secolo che riprendeva la struttura del Duomo di Modena.
Tra gli edifici civili da vedere a Fanano vi sono anche Palazzo Lardi del 1300 con la sua Torre dell’Orologio, e che nel 1400 divenne dimora privata di alcune importanti famiglie della zona. In esso furono ospitate personalità del calibro di Cosimo de’ Medici e Papa Eugenio IV.
La cucina è la tipica dell’Appennino:
- crescentine
- borlenghi
- gnocco fritto
- pasta ripiena rigorosamente fatte in casa, condita i sughi di carne e funghi.
E noi non ci siamo fatti mancare un ottimo piatto di tortelloni ai funghi.
Sosta
E’ possibile sostare solo temporaneamente nelle righe blu. Noi abbiamo sostato all’Ecoday Camping il Castagno un paio di chilometri dall’abitato. Ma ci si arriva tramite una bella e piacevole passeggiata nel bosco di castagni. Noi ci siamo divertiti molto anche insieme ad amici con i bambini che hanno approfittato del tragitto per vedere alcuni metati indicati nel tracciato.
Inoltre è l’unico posto in zona dove poter fare le operazioni di carico/scarico.
In questo nostro viaggio fra i Borghi dell’Appennino modenese per l’ultima tappa scegliamo di fermarci a…
Pavullo nel Frignano
Il panorama non è più fra i boschi di castagno o faggio da cui svettano le cime più belle dell’Appennino Modenese, ma è sulle dolci colline che attraversano paesi come Pavullo nel Frignano.
Il centro storico posto a 682 m slm. è caratterizzato da una passeggiata lungo la strada principale ricca di case colorate e ricca delle botteghe del commercio locale.
Il simbolo storico di questo comune, secondo per estensione del basso appennino, è certamente il Castello di Montecuccolo.
Qui nacque il famigerato condottiero dell’Appennino modenese, Raimondo Montecuccoli, che combatté la famosa Guerra dei Trent’anni. Posto su uno sperone fuori dal centro abitato, vi si ammira tutta la conca di Pavullo spaziando sulle colline circostanti. All’interno del Castello puoi anche visitare il Museo Naturalistico del Frignano, in cui sono ricostruiti ambienti tipici dell’area del Frignano e in cui si possono vedere numerose ricostruzioni di animali che abitano queste terre. Un Museo molto particolareggiato.
In centro trovi il Palazzo Ducale, edificato nel XIX secolo per volere di Francesco IV completamente circondato da un immenso giardino in cui sono ospitate innumerevoli specie di piante rare.
Imperdibili anche le Gallerie d’arte di Palazzo Ducale e Gallerie sotterranee dove ogni anno vengono esposte mostre di arte contemporanea e che sono all’interno di Palazzo Ducale.
La cucina offre oltre ai borlenghi e le crescentine anche l’erbazzone in una versione qui particolare: l’Erbazzone Dolce. Noi lo abbiamo assaggiato e oltre al ripieno di ricotta ed erbette, tipico della versione originale salata, comprende ovviamente:
- lo zucchero
- mandorle tostate e tritate
- un bicchierino di Cointreau
- la vanillina
- la pasta frolla
E dobbiamo ammettere che pur scettiche inizialmente, amando la versione salata, e per la presenza degli spinaci, ci siamo dovute ricredere e abbiamo piacevolmente fatto il bis.
Se vuoi invece conoscere l’erbazzone e la ricetta che fa Monica, ti potrebbe interessare L’Erbazzone fatto in casa
Sosta
La sosta è possibile nell’area sosta camper sotto la pineta, posta sulla SS12 appena fuori dal centro in direzione Modena e nei pressi della Piscina Comunale. Ci sono allacci luce e possibilità di carico/scarico e pozzetto.
Le nostre conclusioni sul nostro viaggio

Camper e moto sono l’ideale per andare alla scoperta di piccoli borghi; per entrambi la strada rappresenta il viaggio e la meta è solo un luogo da cui ripartire per un’altro viaggio.
E i borghi dell’Appennino Modenese che qui ti abbiamo proposto sono stati per noi un viaggio rilassante e divertente. Rilassante perché le mete sono incastonate in paesaggi meravigliosi e divertente perché ogni borgo ha saputo sorprenderci con il gusto di prodotti tipici davvero particolari.
Noi ora ti diciamo, buon viaggio!
P.s. Le foto che vedi sono state fatto nell’estate del 2019, per questo vedi persone nelle piazze in tranquillità