Un itinerario in camper che ti consiglio di fare se sei in Abruzzo è Atri, la città della liquirizia. Seguimi e ti racconto dove, come e cosa puoi fare nella millenaria Città d’Arte della provincia di Teramo.
La liquirizia di Atri, l’oro nero d’Abruzzo
Atri sin dal 1400 è conosciuta per la presenza della “Glycyrhiza glabra L.” la pianta che cresce spontanea sul territorio del paese. Bisogna però sottolineare che l’ Abruzzo vanta una centenaria tradizione nella produzione della liquirizia ed è tra le regioni con la maggior produzione, dove la pianta viene lavorata fin dall’epoca romana.
Qualche cenno di storia
Già nel Medioevo furono i frati domenicani tra i primi a diffondere l’uso della virtuosa radice in tutta Europa, estraevano il succo di liquirizia e primi documenti sulla storia della radice dolce in Abruzzo risalgono al 1433.
Grazie al terreno argilloso e all’ottima resa delle piante di liquirizia, le attività legate a questa pianta e al suo utilizzo hanno subìto una veloce ascesa tanto che l’Abruzzo nell’800 si affermava nel panorama dolciario italiano come una delle regioni più attive nella produzione di liquirizia.
Chi produce ad Atri la liquirizia?

I frati producevano l’estratto di liquirizia e con i secoli quest’arte divenne sempre più importante: proprio nell’ex monastero dei domenicani in Atri vi ha sede dal 1836 lo stabilimento della famiglia De Rosa, Menozzi De Rosa 1836 Srl, e prima di entrare nel paese trovi lo stabilimento sulla tua destra.
La produzione ricalca fedelmente il metodo secolare tramandato di mano in mano volto al rispetto della tradizione: nel tempo la famiglia ha sicuramente introdotto sistemi moderni di lavorazione ma rigorosamente controllata sotto ogni punto di vista per garantire ai suoi fedeli appassionati l’eccellenza che tutti conosciamo e con l’obiettivo prestigioso di essere il punto di riferimento nel mondo della liquirizia.
Purtroppo non è possibile fare visite guidate allo stabilimento, se non in qualche raro caso. Per ogni informazione in più ti lasciamo il sito.
Dove comprare la liquirizia ad Atri?
Il consiglio è sicuramente “La Bottega della Liquirizia”, un piccolo negozio in pieno centro storico che nasce 35 anni fa. Al suo interno trovi di tutto e di più: liquori, i confetti, gli spaghetti e… ricordi le rotelle? Bene sono della della Menozzi De Rosa 1836 Srl, le più buone.
E lo stecco gelato di liquirizia del ghiacciolo di sorbetto al limone dell’Algida, di chi credi che sia? Sempre della Menozzi De Rosa 1836 Srl.
E le radici? Sempre le loro. Ehm… ovviamente noi abbiamo portato a casa diverse cosette, tutte buone buone.
Un gustoso dolce, ma non solo
La liquirizia è diventato nel tempo un ingrediente ricercato in molti settori, dall’industria farmaceutica, dolciaria, cosmetica, a quella del tabacco. Da secoli il succo delle radici, di cui questo territorio è ricco, è utilizzato come rimedio e medicamento per molti disturbi e malattie in erboristeria e nell’industria farmaceutica per il suo elevato potere edulcorante.
Cosa fare e cosa visitare in camper ad Atri

- La Basilica Cattedrale con il campanile, rivestito di conci in pietre d’Istria è il più alto d’Abruzzo con i suoi ben 57 metri e la scala interna di 147 gradini.
- La Chiesa di San Francesco d’Assisi, è uno dei più antichi conventi francescani fondata nel 1226 su iniziativa di Filippo Longo, discepolo di Francesco d’Assisi.
- Il Palazzo dei Duchi D’Acquaviva oggi sede del Municipio.
- Il Teatro Comunale, inaugurato nel 1881 e ricalca all’esterno la “Scala” di Milano e all’interno il “S.Carlo” di Napoli. Per la sua ridotta capacità, circa 300 sedute è anche definito la “Bomboniera”.
- L’Oasi WWF “Calanchi d’Atri“: istituita nel 1995 la Riserva naturale ha lo scopo di preservare e valorizzare i circa 600 ettari di natura, flora e fauna del territorio, oltre che ammirare i magnifici calanchi. E’ possibile percorrere i percorsi a piedi o in bici per i più allenati, approfittando dei sentieri tracciati e sempre accessibili
Una particolarità da non perdere ad Atri
Un punto panoramico che ti invito a non perdere è il Belvedere mare-monti di viale Vomano: una passeggiata che ti permetterà di vedere la natura in tutta la sua bellezza, il mare, i calanchi, i monti per perdere lo sguardo oltre. Un luogo molto suggestivo, specialmente al tramonto.
Dove sostare ad Atri in camper
Per l’Oasi WWF “Calanchi d’Atri” hai a disposizione il comodo parcheggio prima della riserva e lo vedi perchè è a pochi passi dall’ingresso, a sinistra. In sosta libera, è un parcheggio semplice per le attività.
In paese invece trovi il parcheggio del Polo Liceale “Illuminati” come solo punto sosta senza servizi. A pochi passi dal centro storico. Oppure nel viale Vomano, ma solo come parcheggio momentaneo.
Per lo scarico è disponibile il camper service di Pineto, accanto allo Stadio.
Il nostro parere
Atri è una chicca da visitare: merita per la storia millenaria che ci racconta, la spettacolare natura e la particolare tradizione nella produzione della liquirizia. Abbiamo trovato un paese in cui c’è molto altro rispetto a quello che ti abbiamo detto ma non possiamo stare qui per ore ad elencarti tutto: visita il sito del comune oppure rivolgiti direttamente al Punto Informativo aperto tutti i giorni, escluso il giovedì, dalle ore 10.00 alle ore 12.00. Tel. 3281953846 per avere più informazioni complete di quelle che qua ti abbiamo detto.
Passeggiare nei vicoli del paese, nel silenzio delle abitazioni che dalle finestre aperte oppure gli scuri socchiusi riporta alla memoria antiche storie. Semplicemente meraviglioso. In estate poi, il borgo abbellito dai mille fiori colorati lo rendono ancor più affascinante.
Sei in cerca di altre idee per l’Abruzzo, ecco per te altre idee altri itinerari, leggi qua