Lo diciamo da sempre, e lo sottolineiamo in ogni incontro, riunione o fiera dove siamo invitate, creare Aree di Sosta Camper è una risorsa economica per qualunque territorio e comunità che voglia aprirsi al turismo plein air e fare accoglienza ai camperisti.
Ma allora come mai, ancora oggi in molte realtà italiane, si fa fatica a far passare il concetto che accogliere il turismo itinerante equivale ad aprire le porte a numerosi visitatori, e a far crescere il turismo nel territorio?
I camperisti che soggiornando in area di sosta o altra tipologia di accoglienza turistica, offrono una crescita economica per il Comune che li accoglie: acquisti alimentari, partecipazione ad eventi, attività outdoor, visite culturali, produzioni locali, artigianato, ristorazione ogni attività economica giova positivamente dalla presenza del camperista.
E l’apertura di Aree di Sosta Camper in un Comune è un primo passo per invitare il visitatore a fermarsi non solo mezza giornata, ma anche un paio di giorni per approfondire la conoscenza del luogo e praticare quel turismo slow di cui tanto si parla e di cui ogni territorio ha necessità.
E all’inizio de mese di Febbraio di questo nuovo anno, APC e Assocamp hanno scritto una lettera aperta a tutti gli Assessori Regionali con delega al Turismo.
La lettera ha lo scopo di ribadire proprio questo concetto: segnalare che aprire un’area di sosta – sia essa comunale o privata – significa creare ricchezza per quel territorio.
Per questo motivo , molto volentieri condividiamo con te il testo del Comunicato inviatoci da APC.
Aree di sosta camper il Comunicato Stampa
“ Nella comunicazione agli Assessori vengono innanzitutto presentati i numeri del Turismo
Itinerante per far capire il potenziale economico di questo tipo di turismo. Il parco circolante di
camper in Europa è pari a 2.380.493 veicoli, a cui si sommano 3.530.000 caravan (dati 2019). La
stima fatta sul numero di turisti itineranti è di circa 20 milioni di persone.
Da uno studio realizzato dalla Società Dwif (Germania), il turismo itinerante „vale“ 23 miliardi di Euro spesi sui territori.
E’ più probabile che i turisti itineranti andranno nelle località dove sono meglio accolti. Da qui la necessità e l’utilità per ogni Regione di creare le infrastrutture utili ad attrarre i camperisti.
APC e Assocamp segnalano nella loro lettera alcune delle possibili iniziative che le Regioni
possono assumere per attirare i camperisti italiani ed europei nella loro Regione.
Alcuni esempi: dal varo di Bandi Regionali per la realizzazione di aree di sosta, all’incentivazione a Campeggi e Villaggi Turistici per ampliare la stagione di apertura, all’incentivazione per bed&breakfast, cantine, dimore storiche ed altri operatori privati ad allargare la propria clientela, offrendo ai camperisti servizi di sosta e ristorazione.
Una capillare accoglienza per i camperisti, oltre a destagionalizzare il turismo, crea il cosiddetto „turismo diffuso“ che va a beneficio anche dei centri minori, i quali si trovano fuori dalle rotte del turismo di massa, ma che sono molto apprezzati dai camperisti.
Nella lettera aperta è contenuto anche un invito ad approfondire i temi indicati: APC e
ASSOCAMP danno la propria disponibilità a supportare gli Assessori Regionali con ulteriori
informazioni e consulenza gratuita.“
Puoi scaricare l’intero comunicato qui
Nostre Conclusioni
Il Rilancio del turismo italiano, del turismo destagionalizzato, argomento che certamente avrai capito quanto a noi di In Camper con Gusto sia caro soprattutto ora, deve aprirsi alla capillare accoglienza del turismo itinerante, e passa anche da questo messaggio.