In Abruzzo sono tanti i borghi da visitare in camper: questa estate, in occasione delle vacanze estive Monica ne ha visitato qualcuno. Ti raccontiamo quali e cosa ha visto.
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Alcuni borghi in Abruzzo da visitare in camper
Colonnella

Colonnella è un borgo situato nella Val Vibrata, e il Tronto ne divide i confini con le Marche: la prima caratteristica è la bella scalinata che ti porta alla Chiesa dei Santi Cipriano e Giustina e alla Torre dell’Orologio.
Il borgo è molto caratteristico perchè permette di passeggiare nelle viuzze e passare attraverso le case abitate ed arrivare fino al Belvedere. Da qui il meraviglioso panorama che da una parte puoi vedere il mare e dall’altra i monti.
Per parcheggiare puoi utilizzare il parcheggio del Comune. Posso anche indicarti il parcheggio del cimitero, ma è lontano e poi a piedi devi fare la SP. Magari con un motorino è meglio.
Nereto

E’ un paese che merita una visita speciale, la Piazza Cavour con la Chiesa Maria SS. del Suffragio di Nereto sono tra i primi uoghi che ti consiglio di fermarti.
Nella parte vecchia del paese trovi la Fontana Vecchia. Nell’area trovi anche alcune porzioni del vecchio borgo murato e un anfiteatro dove fanno manifestazioni teatrali specie in estate.
All’ingresso del paese, trovi il Monumento al Multiculturalismo realizzato dello scultore e pittore neretese Francesco Perilli.
A causa del sisma avvenuto nel 2009, l’antica Chiesa di San Martino di Tours, dedicata al Patrono di nereto, è stata dichiarata inagibile. Nonostante lunghe e minuziose opere di restauro, la struttura non ha retto alle sollecitazioni del sisma.
Per parcheggiare, puoi utilizzare i parcheggi di via Verdi o via Veneto, accanto al campo sportivo.
Ancarano

Ancarano è il paese dal quale si può scorgere quasi l’intera vallata del Tronto. Infatti parcheggiando davanti al Comune, e a piedi raggiungere il belvedere, si apre lo spettacolare paesaggio, disturbato se vuoi dalla strada che divide le due regioni.
Sulla strada trovi la Chiesa della Madonna della Misericordia e andando verso il piccolo borgo, trovi le due porte: Porta del Monte e Porta dal Mare. La porta di ingresso detta anche “della Terra”, si affaccia ad ovest sui monti Sibillini, accessibile da via Roma, l’altra è rivolta sull’Adriatico, lato via San Rocco. In realtà è rimasto ben poco… anche qui i danni del sisma sono stati importanti.
Al centro della piazza trovi la antica Torre campanaria della ex chiesa della Madonna della Pace.
Da qui ti perdi nelle vie del borgo. Un susseguirsi di viottoli, in sasso con le finestre delle case appena aperte, dove scorgere il parlottio delle massaie. Molto suggestivo.
Civitella del Tronto

E’ doveroso dire che mano a mano che si arriva in questi borghi, e si va sempre più verso l’entroterra, il paesaggio circostante è una vista a perdita d’occhio di colline e di natura incontaminata. Mai si direbbe che a poca distanza c’è il mare…
Al di fuori della cinta muraria del paese di Civitella, trovi una delle realtà monumentali più note del territorio teramano, il Santuario di Santa Maria dei Lumi: l’intero complesso religioso è costituito dalla chiesa, dalla casa monastica e dal chiostro. Il 31 maggio di ogni anno vi si organizza una fiaccolata con i lumi, per rendere omaggio alla Madonna.
Spostandoti nel parcheggio di via Sandro Pertini, puoi iniziare a piedi salire nel borgo: è uno dei Borghi più belli d’Italia e ne ha tutte le ragioni!
La Fortezza

Da visitare sicuramente è la Fortezza, una delle più grandi e importanti opere di ingegneria militare d’Europa. La visita si sviluppa attraverso tre camminamenti coperti, le vaste piazze d’armi, le cisterne (una delle quali visitabile), i lunghi camminamenti di ronda, i resti del Palazzo del Governatore, la Chiesa di San Giacomo e le caserme dei soldati.
Notevole e suggestivo è il panorama che si gode dalla Fortezza: i massicci del Gran Sasso, della Laga, della Maiella, dei Monti Gemelli fino al Mare Adriatico sono davati ai tuoi occhi, grazie anche ad un camminamento che ti lascia quasi sospeso, davanti a questo spettacolo naturale.
Le vie del centro storico di Civitella del Tronto che permettono di salire verso la fortezza sono spesso molto strette e ripide, poiché originariamente progettate per incanalare gli assalitori in stretti o per sorprenderli alle spalle.

La via più stretta di Civitella del Tronto è la Ruetta che consente il passaggio a una persona per volta. Noi abbiamo provato e davvero è proprio così! Fai conto che è larga quanto due palmi di mano vicino.
Una curiosità: la targa all’imbocco della stretta viuzza dichiara: “La Ruetta, d’Italia la via più stretta”: in realtà il primato è conteso con un vicolo di Ripatransone, che in questo momento detiene il record italiano, anche se il rilevamento è oggetto di molte diatribe. Da tempo infatti sono in corso verifiche e misurazioni ma purtroppo la controversia è ancora in atto.
Da visitare il Museo Nina: il Museo raccoglie una delle più grandi collezioni italiane di storia tessile e della moda, dalla fine del Settecento al secondo dopo guerra. Sono inoltre presenti tanti oggetti di uso comune o meno, tutti originali, ognuno con la sua storia. Incredibile tutti gli oggetti all’interno.
In tutto questo, potevamo non pranzare?

Non siamo proprio le persone da saltare un pasto e in queste zone l’enogastronomia offre davvero eccellenze ineguagliabili: noi ci siamo fermati al ristorante Colle Santamaria e il nostro tavolo era sulla splendida terrazza.
- Olive all’ascolana come antipasto
- Chitarra alla teramana
- Ceppe ai porcini
- Filetto alla borbonica
il tutto annaffiato dall’ottimo rosso Montepulciano. Non ci facciamo mai mancare piatti tipici e questi sono davvero locali di Civitella e del teramano. Siamo stati molto contenti e terminato il nostra lauto pranzo e soddisfatti siamo ripartiti per ritornare verso casa.
Le nostre personali conclusioni
Ci sarebbe in realtà molto altro da visitare, ad esempio le Grotte di Sant’Angelo e Salomone con le suggestive Gole del Salinello. Campli, Teramo, Mosciano S. Angelo Atri, e per ritornare verso il mare.
Ma ovviamente tutto in una giornata non si può davvero visitare, è l’occasione per ritornare perchè è un territorio ricchissimo di storia, borghi splendidi e di bellezze da vedere.
Ritorneremo! Ora chiediamo a te, ci sei mai stato in queste zone? Anche a te è piaciuto? Oppure ti abbiamo incuriosito?